Milano, Area B. L’affondo di Fontana: "Ora deroghe come in pandemia"

Il governatore poi annuncia l’apertura di 5 stazioni di rifornimento di idrogeno lungo le tangenziali Est ed Ovest dal 2025

Traffico limitato (archivio)

Traffico limitato (archivio)

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Milano, 21 settembre 2022 - Tra futuro prossimo e prossimissimo, tra agenda ambientale e agenda elettorale, il tema che tiene banco è sempre la mobilità. Il futuro prossimissimo coincide con i nuovi divieti che entreranno in vigore da ottobre all’interno di Area B, la zona a traffico limitato grande quasi come tutta Milano varata con l’obiettivo di tenere lontano dalla città i diesel. Divieti che l’agenda elettorale ha di nuovo reso centrali. Il futuro prossimo coincide, invece, con i veicoli ad idrogeno, in ossequio all’agenda ambientale. Su ambo i fronti è intervenuto ieri il presidente della Regione, Attilio Fontana.

A far discutere è in particolare l’entrata in vigore del divieto di accesso in Area B ai veicoli diesel Euro 4 e 5. E su questo Fontana, ieri, ha attaccato il Comune sottolineando la necessità di introdurre deroghe e rimarcando come il sindaco Giuseppe Sala, a suo modo di vedere, si stia assumendo una responsabilità di non poco conto nel non concederle. "Siamo in un periodo drammatico e sulla base di quello che si prospetta credo sia necessario valutare l’ipotesi di una deroga ai nuovi divieti perché – spiega il governatore lombardo – oltre ai problemi dei cittadini ci sono quelli delle aziende, i cui mezzi molte volte non possono più entrare. Sala si assume una responsabilità importante".

"Come Regione – prosegue Fontana – abbiamo fatto qualcosa per venire incontro almeno alle persone meno abbienti che non possono permettersi di comprare una macchina nuova (il riferimento è alla scatola nera Move-In ndr). Io credo che sotto alcuni aspetti questo periodo non sia molto diverso da quello del Covid, durante il quale sono state previste delle deroghe".

Spostando più in là l’orizzonte temporale, Fontana annuncia che la Regione intende puntare sull’idrogeno anche per la mobilità su gomma. Il gruppo FNM, controllato proprio da Palazzo Lombardia, ha in programma di realizzare cinque impianti di rifornimento di idrogeno sia per le auto sia per i camion lungo la rete in concessione alla società “Milano Serravalle-Milano Tangenziali“. Nel dettaglio, sono previste due stazioni di servizio – una per senso di marcia – sulla Tangenziale Est di Milano in corrispondenza di Carugate, una lungo la Tangenziale Ovest a Rho, in direzione sud, e, infine, due impianti di rifornimento – una per senso di marcia – sulla autostrada A7, la Milano-Genova, all’altezza di Tortona. In tutti i casi le aree di servizio saranno realizzate su terreni dismessi già nelle disponibilità di della società Milano Serravalle. L’investimento complessivo è di 50 milioni di euro, quanto al cronoprogramma, l’apertura è prevista a partire dal 2025.

Già noto, invece, il progetto per la decarbonizzazione dei servizi ferroviari di FNM in Valcamonica, un progetto che prevede, entro il 2025, la messa in servizio di 14 treni a idrogeno, sostituendo completamente gli attuali treni a gasolio, la messa in servizio di 40 autobus a idrogeno, sostituendo completamente gli attuali autobus a gasolio, la realizzazione di 3 impianti di produzione di idrogeno e di tre impianti di stoccaggio e distribuzione (in ambo i casia Brescia, Iseo e Edolo)e, infine, la realizzazione di un nuovo impianto di manutenzione per i treni a idrogeno. "Come Regione Lombardia, insieme al gruppo Ferrovie Nord Milano, stiamo già portando avanti proposte importanti come la realizzazione dell’hydrogen valley per i treni ad idrogeno, e la costruzione, in vista del 2025, di cinque stazioni di fornitura di idrogeno sulle due tangenziali e sulla Milano-Genova – fa sapere Fontana –. Così copriremo tutto il distretto di Milano, i grandi collegamenti Genova-Svizzera e il porto di Genova con la logistica lombarda".

 

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