Apre la variante di Vaprio: "Un minuto fino a Canonica"

Taglio del nastro con gli amministratori locali. Sull’infrastruttura Regione e Città metropolitana hanno speso oltre due milioni

L’assessore Claudia Terzi con i sindaci e Roberto Maviglia di Città Metropolitana

L’assessore Claudia Terzi con i sindaci e Roberto Maviglia di Città Metropolitana

Vaprio d’Adda, 28 ottobre 2021 - La prima auto passa veloce. "Un minuto e ho raggiunto Canonica. Mai successo". Luigi Corbetta è un habitué del ponte sull’Adda e ieri, dopo l’inaugurazione della bretellina, è stato il primo a sperimentare gli effetti della variante di Vaprio, 200 metri d’asfalto che correggono la strozzatura medievale alla base di interminabili code fra le province Milanese e Bergamasca. Attesa da 20 anni dopo un percorso accidentato, l’opera è entrata subito in servizio. "Un punto essenziale a favore della viabilità dell’intera zona che qui ha sempre dovuto fare i conti con un imbuto – dice il sindaco Luigi Fumagalli –: 19mila veicoli inchiodati ogni giorno da un senso unico alternato per 5 minuti prima del verde". È lui ad aver condotto in porto il progetto sbloccato dalla giunta precedente, ma l’elenco dei sindaci (fra Vaprio e Canonica) che si sono passati il testimone sul dossier è lungo: Gianmaria Cerea, Graziano Pirotta, Andrea Beretta, Luigi Fumagalli, Roberto Orlandi e Vincenzo Agliati. Ieri al taglio del nastro c’erano tutti.

Grazie alla collaborazione fra Regione e Città metropolitana, il cantiere ha visto la luce un anno fa. "Siamo di fronte a un intervento strategico, d’ora in poi la viabilità sarà più fluida – assicura Claudia Maria Terzi, assessore regionale ai Trasporti –. Siamo intervenuti a più riprese per sostenere i costi dell’infrastruttura che velocizza l’accesso al ponte tra le due province". "La bretellina si affianca all’apertura della tangenziale di Cassano del 18 settembre – aggiunge il consigliere delegato di Città metropolitana Roberto Maviglia –. Con la loro entrata in funzione, Città metropolitana ha finalmente realizzato quella revisione complessiva della viabilità sull’Adda, pensata e concordata con i Comuni tanti anni fa".

L’idea alla base è semplice, il difficile è stato realizzarla: il nuovo trait d’union collega le vie XXV Aprile e Concesa attraverso una strada in trincea fino a una rotatoria, "è la soluzione al problema della strettoia con senso unico alternato in via Concesa", sottolinea il sindaco che ha assistito in diretta al “miracolo“ di vedere dissolversi le code. Il progetto ha tenuto conto di criteri paesaggistici sfociati in accorgimenti come la ciclopedonale illuminata a scavalco della strada e tanto verde. Per la ripresa dei lavori nel 2020, dopo la sospensione del 2015, è stato necessario adeguare il disegno a prescrizioni, che hanno aumentato il conto, "coperto dal contributo aggiuntivo del Pirellone", ricorda Terzi. L’investimento complessivo ammonta a 2,17 milioni di cui 1,61 dalla Regione, il resto dall’ex provincia.  

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