Ambrogini: stop all’Old Fashion, malumori per la Ferragni

I candidati sono 135. La sinistra apre sulla blogger. Verso il "sì" Elio e le storie tese

Matteo Salvini all’Old Fashion con il gestore Roberto Cominardi

Matteo Salvini all’Old Fashion con il gestore Roberto Cominardi

Milano, 16 ottobre 2018 - Ambrogini d'oro, 135 candidature (una in più dell’anno scorso). Elio e le Storie Tese vanno verso il «sì», mentre è polemica sulla blogger Chiara Ferragni e sulla discoteca Old Fashion. La candidatura delle 31enne imprenditrice firmata dall’azzurro Gianluca Comazzi non è contestata tanto dal centrosinistra, quanto da un altro consigliere di FI, Alessandro De Chirico: «Non mi risulta che la blogger a Milano abbia “lasciato” qualcosa, forse non paga nemmeno le tasse in Italia. Il mio collega di Forza Italia credo volesse ottenere solo qualche titolo di giornale». Fuoco «amico» sulla Ferragni, a cui si aggiunge in serata anche un commento del dem Carlo Monguzzi: «Un modello da indicare ai giovani? Proprio no».

I capigruppo Filippo Barberis (Pd) e Anita Pirovano (Mp), intanto, giudicano invece «una provocazione» che la Lega abbia candidato l’Old Fashion, finito nel mirino lo scorso luglio dopo il pestaggio del figlio di Simona Ventura, Niccolò Bettarini, avvenuto fuori dal locale di viale Alemagna. Il gestore dell’Old Fashion, Roberto Cominardi, presidente dell’associazione locali da ballo, difende la sua discoteca: «Sull’episodio di luglio la stessa magistratura ha detto che l’Old Fashion non c’entra, perché il pestaggio è avvenuto a 350 metri dal locale, che era già chiuso da 20 minuti. Il 7 novembre c’è l’udienza sul merito. Ricordo inoltre che c’è già stata una discoteca, a Milano, ad aver ricevuto l’Ambrogino d’oro: il Plastic. Una sala da ballo c’è nel Palazzo della Triennale dal 1933, fa parte della storia della città: nel 1968 si chiamava Piper e ci ha suonato Jimi Hendrix, dal 1970 si chiama Old Fashion». I boatos di Palazzo Marino, però, raccontano che il rinnovo dell’affitto del locale, in scadenza nel 2022, sarebbe a rischio. I vertici della Triennale avrebbero in mente altro. Anche per questo motivo il ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini sarebbe andato all’Old Fashion al momento della sua riapertura dopo il pestaggio di Bettarini jr. La candidatura all’Ambrogino sarebbe un modo per difendere il locale. Cominardi, però, non conferma l’indiscrezione riportata: «Abbiamo un buon rapporto con il presidente della Triennale Stefano Boeri. Non ci serve l’Ambrogino per ottenere il rinnovo del contratto. L’Old Fashion è già riconosciuto come “locale storico’’ da Comune e Regione».

IeriI, intanto, sono spuntate altre candidature. L’assessore Lorenzo Lipparini punta sugli Angeli dei Navigli, sul preparatore atletico Pietro Pastorini e il documentarista Adriano Bernacchi. Il forzista Pietro Tatarella candida lo chef Claudio Sadler, il popolare Matteo Forte il cerimoniere del Duomo Marco Zibardi. La lista Sala, infine, va all’attacco: «Basta con gli Ambrogini da manuale Cencelli, si deve cambiare il regolamento».

 

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