Alla Statale 1.600 candidati per i 700 letti liberi

La prorettrice Brambilla: "Cara Milano, si rischia di attrarre meno. Più posti e attenzione alla fascia media in crisi"

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Settecento i posti che si erano "liberati" fra gli studentati della Statale di Milano, pronti ad accogliere nuove matricole. Di domande non solo ne sono arrivate 1.590, ma tra queste 1.215 sono di "idonei al diritto allo studio", ovvero di studenti che hanno un’Isee sotto i 24mila euro. "Stiamo facendo un grande lavoro per aumentare i posti letto e riqualificare le residenze che abbiamo – premette la prorettrice ai Servizi alla didattica e agli Studenti Marina Brambilla – ma a Milano il problema c’è e serve una riflessione non solo delle singole università. Spiace sapere che cinquecento studenti pur avendo diritto non trovano un posto. Hanno la borsa di studio, ma a Milano per potersi permettere una singola servono più di 600 euro, per una doppia 320; 150 euro più di Roma". Mancano posti letto e anche le riqualificazioni in corso - necessarie - comportano la necessità di chiudere alcuni spazi. Tre i cantieri in corso tra Santa Sofia (al momento chiusa), via Bassini (i lavori verranno fatti un due blocchi) e via Plinio. "C’è poi una fascia che non viene mai presa in considerazione, quella delle famiglie tra i 24mila e i 40mila euro, che non possono partecipare al bando e che, vista anche la crisi economica, credo abbiano ancora più difficoltà a far studiare e abitare a Milano i propri figli", sottolinea Brambilla. La Milano controcorrente, che attrae anche in un momento di calo delle matricole a livello nazionale, rischia di "implodere". "Il rischio di essere meno attrattiva di quanto potrebbe c’è - conferma la prorettrice -. Da qui al 2025 noi abbiamo in programma di passare dai 925 posti attuali ai 1.600 ma non possiamo nasconderci il numero sempre esiguo rispetto alle esigenze e anche la necessità di camere a prezzi calmierati per quelle famiglie della fascia tra i 24mila e i 40mila che hanno difficoltà a pagare gli affitti a Milano: è anche la fascia dell’edilizia convenzionata, ma per gli studenti non è previsto nulla e non fanno parte neppure della no tax area".

La Statale al momento non fa “foresteria“, con posti anche a pagamento, "ma perché non riusciamo ad assolvere a tutte le esigenze di chi ha diritto", ricorda Brambilla. In prospettiva c’è la nascita di uno studentato nell’area di Mind, in accordo con Arexpo: "Sono previsti 1.100 posti, 400 riservati al diritto allo studio. E un buon numero potrà essere messo a disposizione degli studenti delle fasce di reddito superiori ai 24mila euro e a giovani ricercatori. Stiamo cercando di approfittare poi di tutti i bandi del Pnrr. Abbiamo un impegno con l’Europa: arrivare a 100mila posti letto in Italia partendo dagli attuali 40mila. Molto dipenderà anche dalle iniziative tra pubblico-privato, a Milano a breve si crescerà di tremila posti, ma è importante che i costi siano calmierati, perché vediamo iniziative molto belle ma costose per gli studenti".

Simona Ballatore

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