La movida locale ha un’altra sede cittadina dove ritrovarsi, dopo il centro storico: il Parco dell’Acqua, che si estende con i suoi 50mila metri quadrati da Cormano Vecchia al Fornasè. Terminato il lockdown, sono scattati i primi assembramenti, soprattutto serali, in prossimità di alcune panchine, con l’abbandono di bottiglie di vetro e di plastica, di bicchieri di plastica e di cartoni.
Tra sabato e domenica, il bivacco più importante: la situazione di questo degrado, scoperta alle prime luci dell’alba, ha spinto il sindaco Luigi Magistro non solo a intervenire, con un’operazione di pulizia straordinaria degli spazi, ma anche a organizzare un piccolo presidio della Polizia locale lungo i vialetti.
Durante il pomeriggio e la prima serata dell’altro ieri due ghisa hanno pattugliato e controllato perché non si verificassero capannelli.
"Ho deciso di far pattugliare il parco dai nostri agenti. – spiega il primo cittadino Magistro –. Continueremo a monitorare la situazione nelle aree verdi urbane. Va benissimo andare al Parco dell’Acqua nel rispetto delle norme di sicurezza e del distanziamento sociale. Ma non possiamo accettare gli assembramenti della gente e l’abbandono indiscriminato dei rifiuti. Di certo, la misura della civiltà non è quanto si pulisce ma quanto evitiamo di sporcare".
Giuseppe Nava
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