Comune-Airbnb, c’è l’accordo sulla tassa di soggiorno

L’amministrazione incasserà 3 milioni di euro in più nel 2018

CREATIVO Brian Chesky è il Ceo e l’Head of Community di Airbnb. Guida  la visione, la strategia e la crescita dell’azienda. Cofondatore è Joe Gebbia

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Milano, 2 dicembre 2017 - La giunta Comunale ha approvato le linee di indirizzo per il protocollo di intesa tra il Comune e i gestori dei portali web del turismo per il versamento della tassa di soggiorno. Il provvedimento apre la strada anche all’accordo tra l’amministrazione comunale e Airbnb, che inizierà a raccogliere il canone dagli host a lui collegati per versarla nelle casse comunali. L’operazione prevede maggiori incassi nel 2018 di circa 3 milioni di euro. A consentire la regolarizzazione è stata l’introduzione su scala nazionale del decreto legge 50 del 2017, per il quale i portali telematici e gli intermediari, come lo stesso Airbnb, sono responsabili del pagamento dell’imposta di soggiorno se incassano i canoni o i corrispettivi delle locazioni.

L’introduzione della nuova legge e la conseguente intesa con Airbnb porterà ad una migliore capacità di riscossione delle tariffe a favore del Comune e una maggiore conoscenza e controllo del settore degli affitti turistici a Milano, città che vede in costante crescita il numero dei visitatori. «Il protocollo – afferma l’assessore al Turismo Roberta Guaineri – rappresenta un risultato conseguito con un lungo lavoro e permetterà di avere a disposizione nuove risorse da investire nell’attrattività, anche internazionale, della nostra città.

Si tratta di una soluzione molto apprezzata da tutti gli stakeholder del sistema turistico milanese. Airbnb sarà il primo dei portali con cui stipuleremo l’accordo, ma l’obiettivo è di estendere l’intesa a quanti più portali di intermediazione possibile, nell’ottica di una collaborazione attiva con tutti gli attori del turismo milanese». «Ringrazio gli uffici della Ragioneria per questo accordo – dichiara l’assessore al Bilancio e al Demanio, Roberto Tasca –. Serve alla città e al settore alberghiero per ripristinare la piena equità nella concorrenza».

Per facilitare il lavoro dei portali telematici il Comune ha messo a disposizione un applicativo che consente a tutti gli host una tempestiva verifica delle dichiarazioni mensili ricevute e dei riversamenti effettuati. Lo scopo è di agevolare la riscossione dell’imposta da parte dei privati che mettono in locazione gli appartamenti e di promuovere la cooperazione tra soggetti pubblici e privati per offrire servizi innovativi e di qualità e garantire condizioni di concorrenza leale. In particolare l’accordo tra Comune e Airbnb, che avrà validità di un anno con la possibilità del rinnovo, disciplina le modalità di riscossione dell’imposta comunale, l’assunzione da parte della piattaforma web degli obblighi previsti dalla normativa vigente e del regolamento dell’imposta di soggiorno.

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