Milano, l’hotel 7 stelle non paga l’affitto

L’hotel Seven Stars in Galleria Vittorio Emanuele continua a non pagare con regolarità il canone di affitto al Comune

L’hotel Seven Stars

L’hotel Seven Stars

Milano, 27 gennaio 2018 - Ci risiamo. L’hotel Seven Stars in Galleria Vittorio Emanuele continua a non pagare con regolarità il canone di affitto al Comune, proprietario del Salotto dei milanesi. La morosità già denunciata nel 2016 si è ripetuta anche nel 2017 e ammonta a circa due milioni di euro. Il caso Seven Stars è stato risollevato in un’interrogazione sulla Galleria presentata lo scorso 21 dicembre dal consigliere comunale di Forza Italia Fabrizio De Pasquale, che nel documento chiede all’assessore al Demanio e al Bilancio Roberto Tasca «se corrisponde al vero che l’hotel Seven Stars, anch’esso titolare di un contratto di affitto in Galleria, è in forte morosità anche per l’anno 2017».

La risposta di Tasca, datata 25 gennaio, è la seguente: «La società Seven Stars Italia srl ha rateizzato l’importo della morosità relativa a parte del 2016 e sta pagando regolarmente le relative rate. Quanto all’annualità 2017, la società ha pagato tutto il primo trimestre e parte del secondo trimestre. È già stata attività la procedura per il recupero degli importi ancora dovuti per tale annualità, mediante invio degli avvisi di pagamento». Tasca, insomma, conferma che l’hotel a sette stelle, in Galleria dal 2007, non è in regola con il pagamento dell’affitto dell’anno appena trascorso e aggiunge che il Comune si è già mosso per ottenere il pagamento dei canoni non pagati.

Il calcolo sulla morosità è presto fatto. Il canone annuo del Seven Stars ammonta a 3,5 milioni di euro. L’hotel ha versato nelle casse di Palazzo Marino meno della metà di quanto dovuto nel 2017, quindi il debito nei confronti dell’amministrazione comunale si avvicina ai due milioni di euro. De Pasquale, letta la risposta di Tasca, commenta: «Perché il Comune considera la regola che l’hotel Seven Stars che è il più grande inquilino della Galleria paghi in ritardo? Gli si è concessa la rateizzazione degli arretrati 2016 e adesso sono morosi per mezzo 2017. Perché il Comune cerca di sbarazzarsi dei piccoli esercizi che pagano puntuali i ricorrendo anche al Consiglio di Stato e poi è cosi distratto con i grandi “morosi’’?». Sì, perché non c’è solo il nodo Seven Stars. Nell’altra parte dell’interrogazione, De Pasquale chiede conto a Tasca delle diverse linee adottate dal Comune negli ultimi anni per rinnovare le concessioni degli spazi in Galleria. E l’assessore motiva le scelte dell’amministrazione caso per caso, da Autogrill a Bocca e Rizzoli fino al Seven Stars.

La vicenda che ha fatto più discutere negli ultimi mesi, però, è quella del mancato rinnovo dell’affitto ai ristoranti La Locanda del Gatto Rosso e Il Salotto e del bando di gara per assegnare quegli spazi in Galleria. Il Tar ha dato torto al Comune e ragione ai due ristoranti appena citati. Ma Tasca, nella sua replica a De Pasquale, fa notare che dopo il rinnovo della concessione già deciso dalla Giunta per Locanda del Gatto Rosso e per Il Salotto «è intervenuto, come noto, specifico parere dell’Anac, che non poteva essere ignorato dal dirigente, che ha così emesso provvedimenti dirigenziali di diniego sui quali vertono contenziosi in corso davanti al giudici amministrativo». Contro quella sentenza del Tar, infatti, il Comune ha già fatto ricorso al Consiglio di Stato.

 

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