San Donato, l’aereo precipitato? Poteva volare senza scatola nera funzionante

Per questo non sono stati trovati dati utili a spiegare l’incidente. Ora l’Ansv analizzerà i resti del propulsore del velivolo

L'edificio distrutto dall'impatto con l'aereo

L'edificio distrutto dall'impatto con l'aereo

San Donato Milanese (Milano)  -  È sconcertante, ma per il tipo di aereo precipitato a San Donato Milanese il 3 ottobre scorso, causando la morte dei 7 passeggeri e del pilota, la presenza a bordo di un dispositivo LDR (la cosiddetta “scatola nera”) in condizioni di efficienza "non risulta obbligatoria". La conferma ufficiale è arrivata ieri dall’Ansv, l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, che ha reso noto come per quel modello di veivolo il funzionamento del dispositivo non sia necessario. L’Agenzia ha anche ribadito quanto era già emerso dagli accertamenti tecnici disposti dalla procura di Milano, ossia che dalla scatola nerà del Pilatus PC-12/47 precipitato pochi minuti dopo il decollo da Linate non è stato possibile ricavare elementi utili a spiegare l’incidente, in quando i dati registrati dal dispositivo sono fermi al mese di aprile. Da sei mesi, dunque, la scatola nera, che pure era presente, non funzionava.

"Purtroppo, l’approfondita ed estesa analisi effettuata dall’Ansv dei dati recuperati ha evidenziato la indisponibilità di dati di volo, o registrazioni riferibili al volo conclusosi con l’incidente – si legge nella nota – Nessuno dei file presenti nel citato LDR è infatti compatibile con l’evento occorso, quelli presenti sono sostanzialmente riconducibili a periodi durante i quali il velivolo era in manutenzione in Svizzera. Dalla documentazione manutentiva acquisita è infatti emerso che il citato LDR fosse inefficiente già prima del volo dell’incidente".

L’Agenzia ha quindi anticipato che saranno effettuati accertamenti sui resti del propulsore del Pilatus PC-12/47, "che avverranno in coordinamento con l’Autorità giudiziaria", come contemplato per le inchieste aeronautiche. Saranno inoltre approfonditi gli aspetti relativi alla formazione e all’esperienza del pilota e proprietario del veivolo, il magnare romeno Dan Petrescu. E saranno analizzate le condizioni meteorologiche esistenti al momento dell’incidente, "per valutare se le stesse – conclude la nota dell’Ansv – possano aver costituito un fattore contributivo all’accadimento dell’incidente".

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