Abitanti del Rondò in presidio: "Vogliamo sicurezza"

I residenti del quartiere Rondò a Sesto San Giovanni protestano per l'escalation di problemi legati a risse, spaccio e degrado. Chiedono più sicurezza e decoro alle istituzioni per migliorare la qualità della vita nella zona.

Abitanti del Rondò in presidio: "Vogliamo sicurezza"

Abitanti del Rondò in presidio: "Vogliamo sicurezza"

Sono tornati a protestare i residenti del Rondò, il quartiere che ormai da un anno sta vivendo un’escalation di problemi tra risse – l’ultima solo poche sere fa – spaccio, degrado, bivacchi anche a causa dei minimarket aperti tutta notte per vendere alcolici fino all’alba. "Abbiamo convocato questo presidio sotto il Comune per chiedere più sicurezza e decoro in una zona ,ma ormai in tutta la città, che si è trasformata in un far west a causa del quale abbiamo paura a uscire di casa. La partecipazione è aperta a tutti i sestesi che vivono la stessa nostra condizione", ha spiegato il comitato Riprendiamoci piazza Trento e Trieste, che in questi mesi ha cercato di organizzare iniziative per animare la piazzetta e ha raccolto centinaia di firme per chiedere un intervento all’Amministrazione. "Vivo qui da 50 anni e, quando passavo in queste strade, mi dicevo “Che fortunati quelli che vivono al Rondò. Un giorno vorrei abitare qui”. Quando mai questo questo sogno si è avverato! - ha raccontato una signora -. Quello che ci rimane è la voce. Dobbiamo arrabbiarci e non smettere di chiedere più attenzione, decoro, sicurezza". In questi mesi la polizia locale ha intensificato il presidio con giornate di presenza anche serale e notturna e servizi a piedi durante il giorno. Il commissariato ha aumentato i pattugliamenti e anche la Prefettura aveva destinato più risorse a Sesto e al quartiere Rondò. Servono però illuminazione, pulizia. "Non vogliamo dar contro alle istituzioni, perché capiamo le difficoltà, ma noi cosa dobbiamo fare? - chiedono i giovani - Vivo in quella zona da 3 anni e ho visto il declino. Vogliamo trovare soluzioni insieme alle istituzioni. Vivendo quella piazza, continuando a uscire, senza avere paura, facendo rete tra noi. Abbiamo la volontà di fare qualcosa che migliori la vita di tutti".La.La.