A Basiano Quarta dose: 350 in un giorno, numeri in crescita La richiesta comincia ad aumentare L’hub vaccinale resta aperto "Pronti alle necessità autunnali"

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Quarta dose di vaccino anti covid, avanti piano, ma i numeri avanzano. In coda al centro vaccinale di Basiano, unico riferimento d’area allo stato attuale per le somministrazioni, soprattutto i primi over 80, "lentamente ma si sta prendendo coscienza dell’importanza della quarta dose, per potenziare la protezione". Al centro vaccinale, gestito da Iniziativa Medica Lombarda, l’altro giorno 350 somministrazioni, 140 in più delle 200 regolarmente prenotate da portale. "Certo - così il responsabile dell’hub comunale, gestito da Iniziativa Medica Lombarda, Fiorenzo Corti - siamo lontani dai numeri dei mesi ‘neri’, quando siamo arrivati anche a 1200 somministrazioni al giorno e abbiamo dovuto affrontare davvero una situazione di superlavoro. Ma la richiesta inizia nuovamente ad aumentare. Restiamo aperti e operativi. La macchina va tenuta oliata, anche in vista di possibili necessità autunnali".

Chiuso a fine marzo come da previsioni il centro vaccinale di Vimodrone, e chiuso il punto di somministrazione alla Filanda di Cernusco sul Naviglio, resta invece operativo il centro di Basiano. Orari e giorni d’accesso, chiaramente, e per ora, restano ridotti. "Sino ad oggi, e da qualche settimana a questa parte – così Corti – abbiamo operato due giorni la settimana. Dalla prossima contiamo di portare a tre giorni, implementabili. Siamo una struttura flessibile, e valuteremo via via la richiesta. Resta sempre la possibilità di presentarsi anche senza appuntamento, cosa che abbiamo consentito, pure con qualche disagio, e convinti che fosse necessario, anche nei periodi di grande affluenza". Per le quarte dosi, "anche qui come altrove, la partenza è a rilento. Ma ora anziani e fragili iniziano a farsi avanti". Il centro vaccinale Iml a Basiano era stato individuato, poche settimane fa, come il primo in zona hinterland deputato a somministrare il vaccino covid ai profughi ucraini. Porte aperte "ma per il momento, su questo fronte, affluenza scarsa – così il responsabile –. Per vari motivi, primo fra i quali che oggi, obiettivamente, viviamo una situazione non emergenziale. Noi comunque abbiamo tutto ciò che serve, e anche in questo caso siamo pronti".

M.A.

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