I 'precisetti' di Milano hanno un sogno

questa città ha la peculiarità, essendo ormai ben pochi i milanesi “de Milàn”, di far sentire lentamente ma inesorabilmente tutti coloro che entrano nella sua orbita “milanesi”

DOMANDA:

VA BEH, Milano prima nella classifica della qualità della vita. Mi sembra un risultato che solo l’applicazione di parametri matematici può fornire. Vogliamo parlare dell’aria che respiriamo? Della difficoltà nel garantire la sicurezza di una città vasta e dalle mille contraddizioni? Non voglio fare il pessimista, però è giusto tenere i piedi per terra. La città è migliorate e sicuramente è molto più viva anche dal punto di vista delle proposte, ma c’è ancora molto da fare. Andrea, Milano

RISPOSTA:

NON C’È ALCUNA medaglia da mettersi al petto, ma almeno fa spendere qualche parola il fatto che Milano risulti la prima città in Italia per qualità della vita. Risultato raggiunto col bilancino perché, come molti hanno obbiettato, inquinamento, questione sicurezza, contrasto tra periferia e centro sono lì da respirare e vedere, però tanti altri parametri la spingono avanti come servizi innovativi, cultura e pure ricchezza. Ma soprattutto piace ai giovani. L’impresa è riuscita grazie anche a un segreto, questa città ha la peculiarità, essendo ormai ben pochi i milanesi “de Milàn”, di far sentire lentamente ma inesorabilmente tutti coloro che entrano nella sua orbita “milanesi”. Cosa vuol dire? Tradotto nell’Italia dei luoghi comuni si può dire “precisetti” e un po’ rompi..., ma nella vita vera ti dà un senso di appartenenza. Di partecipare a qualcosa di importante. E di questi tempi non è poco. ivano.costa@ilgiorno.net

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