Meteo: stop caldo rovente. Temporali in arrivo: quando in Lombardia. Le previsioni

Dopo un fine settimana dal clima estivo da lunedì tutto cambia

Un temporale a Milano in una foto di archivio (Ansa)

Un temporale a Milano in una foto di archivio (Ansa)

Milano - L'attesa svolta meteo è in arrivo. Dopo un fine settimana caratterizzato da stabilità atmosferica, tempo soleggiato e caldo anomalo, da lunedì tutto cambia. "Tra lunedì e martedì il caldo si intensificherà al Centro-Sud e sulle Isole maggiori (dove si potranno anche superare i 35°C), mentre per il Nord si prospetta un aumento dell'instabilità e un'attenuazione della calura, lambito da una prima perturbazione atlantica (la n.5), in transito Oltralpe. Successivamente, a metà settimana - affermano i meteorologi di Meteo Expert -, il passaggio di una seconda e più attiva perturbazione (la n.6), associata ad aria più fresca di origine atlantica, metterà fine ovunque a questa prima ondata di caldo dell'anno, con le temperature che dovrebbero riportarsi, a partire dal Nord Italia, su valori più vicini alla norma".

E la Lombardia? "Con l'inizio della prossima settimana è atteso un cambio di regime - ricorda Arpa Lombardia - per la discesa dal Nord Atlantico di una struttura depressionaria, che porterà maggior nuvolosità a partire dai settori alpini, calo delle temperature e precipitazioni che andranno gradualmente ad interessare gran parte della regione". Le prime precipitazioni si avranno già lunedì mentre martedì il fenomeno si estenderà a partire dai settori alpini, principalmente a carattere di temporale. In netto calo le temperature sulla regione, sia le minime che le massime. 

Allarme siccità

La pioggia è molto attesa anche per ridare un po' di ossigeno ai corsi d'acqua del Nord. Confrontando i dati 2021-2022 dei grandi bacini naturali del Nord, oggi tutti sotto media, si può notare come, ad eccezione del lago di Como, le differenze siano notevoli: 12 mesi fa, Garda ed Iseo erano quasi al colmo di piena come il Maggiore, cui oggi manca invece un buon 50% del volume d'acqua presente l'anno scorso (attualmente è al 39,5% di riempimento) e che, permanendo le attuali condizioni, segnerà prossimamente nuovi record di altezza idrometrica minima. A segnalare gli allarmanti trend idrici in un periodo tradizionalmente piovoso ed oggi addirittura afoso è l'Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche. In Valle d'Aosta, temperature che sfiorano i 30 gradi favoriscono lo scioglimento della neve, che sta rimpinguando i corsi d'acqua della regione. A non godere dello scioglimento di un seppur insufficiente manto nevoso, pare essere il fiume Po tornato su valori minimi, attorno al 30% della media. In Piemonte calano i livelli dei principali fiumi. In Lombardia la neve che va sciogliendosi è circa il 62% in meno di quella normalmente presente nel periodo. Il Veneto resta una delle regioni maggiormente in difficoltà idrica con tutte le conseguenze. Scendono a livelli da piena estate le portate dei fiumi toscani. Anche i corsi d'acqua marchigiani mostrano primi segnali di difficoltà. Nel Lazio esigue le portate di Tevere, Aniene, Liri e Sacco, non migliora la situazione del lago di Bracciano. In Campania, il rischio di  siccità resta presente soprattutto nelle aree settentrionali della regione. Un leggero incremento nei volumi invasati si registra per le dighe della Basilicata, mentre quelle pugliesi calano di quasi 3 milioni di metri cubi in una settimana. In Sicilia rimane positiva la condizione complessiva degli invasi.