PATRIZIA TOSSI
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Cap, il mega investimento all’Idroscalo di Segrate

Ben 700mila euro di fondi dietro l’apertura del nuovo hub di ricerca idrica

Il taglio del nastro con le autorità e la madrina Licia Colò

Segrate (Milano), 30 settembre 2018 - Ben 700 mila euro di investimento per trasformare l’Idroscalo in un polo di eccellenza lombarda: un centro di ricerca sulle nuove tecnologie legate all’acqua e all’ambiente, che punta ad attrarre ricercatori e progetti internazionali. Laboratori di analisi, macchinari innovativi e lo spazio didattico per scuole e università. A realizzare il progetto è stato il Gruppo Cap – l’azienda a capitale interamente pubblico che gestisce il servizio idrico integrato in 197 Comuni e 2 milioni e mezzo di abitanti – che nell’ex Sala Azzurra dell’Idroscalo ha aperto il nuovo quartiere generale della società, inaugurato venerdì all’interno della “Notte dei Ricercatori”. Madrina dell’evento, la conduttrice Licia Colò, che ha ribadito «l’importanza di un utilizzo consapevole dell’acqua con meno sprechi possibili». Uno spazio che però ha una mission più ampia, è stato infatti pensato non solo per analizzare i campioni di acqua prelevati dai 740 pozzi lombardi, ma anche come un luogo di scambio di conoscenza e di co-ricerca in cui sperimentare forme di collaborazione pubblico-privato.

«Il nuovo Centro Ricerche racchiude tre luoghi insieme – racconta Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Cap –. Un luogo di lavoro per i nostri fisici e chimici, impegnati nella filiera di analisi quotidiana. Uno spazio di ricerca per i giovani startupper e gli universitari che possono studiare nella grande Biblioteca dell’Acqua e utilizzare i nostri macchinari, che costano svariati milioni di euro e sono all’avanguardia. Infine, è un luogo didattico sul ciclo idrico integrato, dove le scuole possono vedere sul campo come lavoriamo».

Nel 2016, Cap ha ottenuto un finanziamento regionale a fondo perduto di 8 milioni, che in buona parte sono stati investiti nella ricerca ambientale. «È un hub di innovazione utile per il territorio – dice il governatore della Lombardia, Attilio Fontana –, l’acqua è un patrimonio prezioso: sono stato un sostenitore dell’acqua pubblica, tuttavia in Lombardia abbiamo molte zone dove c’è ancora tanto da fare per migliorare la rete idrica, l’importante è fare bene. Insieme ai sindaci, dobbiamo preoccuparci della dispersione dei nostri acquedotti».

Al taglio del nastro hanno partecipato decine di sindaci del territorio metropolitano, a rappresentare la loro voce è stato il primo cittadino di Sesto, Roberto Di Stefano, presidente del Collegio dei sindaci di Cap. Ci sono voluti meno di due anni per realizzare il nuovi hub. Oltre alle numerose analisi sui campioni di acqua, prelevati quotidianamente lungo i 6.500 chilometri circa di rete idrica gestita da Cap, dal 2019 le nuove attrezzature permetteranno di misurare anche la radioattività dell’acqua erogata, che ogni anno ammonta in media a 260 milioni di metri cubi.