Martesana, turisti in barca tra Milano e l’Adda

Il territorio d’acqua diventerebbe così polo attrattivo

L’idea è stata al centro di un incontro appena organizzato a Milano

L’idea è stata al centro di un incontro appena organizzato a Milano

Bussero (Milano), 2 dicembre 2019 - «Di nuovo in barca sui navigli, un sogno e un obiettivo: una Martesana turistica, non di soli capannoni e Tir». Un convegno organizzato dall’Ecomuseo della Martesana a Gessate e poi la presenza dei sindaci rivieraschi a Milano, ospiti del Comune: al centro del dibattito il grande sogno della riapertura dei navigli a Milano. Cui si abbina il sogno fuori porta: quello di ripristinare, sul tratto fra Milano e l’Adda, la navigazione a scopo turistico.

Ora serve un tavolo: «Come Comune di Bussero – spiega il sindaco Curzio Rusnati – ci siamo detti disponibili a promuovere un primo incontro entro l’anno». L’incontro milanese si è tenuto nei giorni scorsi. «Erano presenti – elenca una nota – l’assessore ai Lavori pubblici e alla mobilità del Comune di Milano Marco Granelli; il dirigente Filippo Salucci; rappresentanti di enti, di società partecipate e amministratori locali dei Comuni rivieraschi. Si è stabilito un reale punto di partenza per la riapertura e navigabilità dei navigli, non solo nel capoluogo lombardo ma anche nella zona dell’Adda-Martesana, dai limiti del capoluogo fino a Trezzo.

«Il primo passo operativo dovrebbe essere la stesura di un documento di intenti; poi sarà realizzato uno studio di fattibilità; infine si passerà, come ultimo passo, alla ricerca delle risorse necessarie per la realizzazione del progetto. Un’opera complessiva dunque ancora più ambiziosa rispetto al ripristino dei circa otto chilometri dei corsi d’acqua di Milano. Il sogno, quello di un collegamento via acqua tra Milano e la Zona omogenea Adda-Martesana. Il nostro territorio d’acqua diverrebbe un polo ancor più attrattivo dal punto di vista turistico e naturalistico, e un punto d’attrazione per tutti i cittadini dell’area metropolitana».

È stato proprio il sindaco metropolitano Giuseppe Sala, ormai oltre un anno fa, a lanciare l’idea di una riapertura progressiva dei navigli. Da allora esperti, professionisti e amministratori si sono attivati per dare il loro contributo. «Anche in quest’ottica – sempre Rusnati – è rientrata la nascita del Plis Martesana, istituito nel luglio 2018 con oltre 74 ettari di territorio che si affacciano sul naviglio, conferiti dai Comuni di Bussero e Cassina e che in futuro vedrà l’ingresso di altri municipi della zona».

Oltre al Plis l’Ecomuseo, operativo nella sede di Villa Daccò a Gessate. Il referente del comitato scientifico dell’ente Edo Bricchetti è da oltre vent’anni un portabandiera del progetto di riapertura dei navigli e di ripristino della navigabilità. Del comitato scientifico per la riapertura dei navigli milanesi fa parte il vicesindaco busserese Massimo Vadori: «Finalmente – dice – si passa dalla visione alla fase attuativa di questo importante progetto. Il tema della navigabilità del naviglio anche in Martesana può implementare la vocazione turistico-ricettiva dell’area che andrebbe così a compensare quella della logistica. Ovviamente il progetto potrà realmente vedere la luce solo se tutti gli attori sapranno remare nella medesima direzione».