Segrate, l'incendio allo sfasciacarrozze non è doloso

L'innesco partito da un perdita di olio e carburante

I vigili del fuoco a lavoro giovedì pomeriggio

I vigili del fuoco a lavoro giovedì pomeriggio

Segrate (Milano), 13 luglio 2019 - Perdita di liquidi infiammabili, batterie esauste, oltre 30 auto accatastate l’una sull’altra. E il caldo, torrido e secco. Un mix esplosivo che avrebbe scatenato l’incendio scoppiato giovedì pomeriggio nel deposito dello sfasciacarrozze di Redecesio, dove in solo tre ore è andata distrutta l’intera area. Secondo gli inquirenti, è da escludere il dolo: l’innesco è di natura accidentale. I carabinieri della Compagnia di San Donato hanno raccolto le testimonianze di alcuni testimoni che hanno assistito alla scena e sono intervenuti fin dalle prime fiamme per cercare di spegnere l’incendio sul nascere, senza però riuscirci. Pare che l’innesco sia avvenuto in mezzo alla catasta di auto usate, probabilmente impregnata dalla fuoriuscita di liquidi infiammabili, dai residui di carburante nei serbatori all’olio dei motori. L’allarme è stato lanciato alle 16 dal sito di via Trento, nella zona a ridosso dell’ex dogana. Sul posto sono subito arrivate quattro squadre dei vigili del fuoco, rimaste al lavoro per tre ore, fino allo spegnimento dell’incendio e la messa in sicurezza dell’area.

L’attività dello sfasciacarrozze è regolare, tuttavia i carabinieri stanno verificando se siano stati commessi eventuali illeciti. Le operazioni di contenimento dei danni si sono svolte senza intoppi, per fortuna non c’è stato nessun ferito, a parte il lieve stato di choc accusato dalla donna titolare dello sfasciacarrozze, dovuto allo spavento. Positivi anche i rilievi sulla qualità dell’aria: al momento pare non siano state rilevate sostanze tossiche tali da nuocere alla salute degli abitanti della zona.