Biogas a Masate, sindaco sotto attacco

I comitati nel corso dell'assemblea: "Non vuole fermare questo scempio"

I comitati continuano la protesta per fermare l’impianto di biogas

I comitati continuano la protesta per fermare l’impianto di biogas

Masate (Milano), 20 ottobre 2018 - Assemblea “no biogas”, la sala straripa di pubblico. Si presentano anche amministrazione comunale ed Energa Group, il confronto è stavolta a tutto campo. Anche la polemica. Gli attacchi del pubblico sono piovuti prima sul referente del gruppo progettista dell’impianto, Gianluca Farina, e poi, a sera ormai tarda, sul sindaco Vincenzo Rocco. Che ha ribadito le osservazioni e il parere tecnico contrario a questo progetto, ma non a un impianto di questo genere a Masate. "Il sindaco - dicono i rappresentanti dei comitati - ha così espresso le sue intenzioni. Su questo scempio non intende arretrare". Una serata molto lunga dunque, snodatasi diversamente da come si era previsto. Al tavolo dei relatori per i comitati, la presidente del No Biogas Masate Licia Zacchi e il tecnico Davide Facchinetti, Sergio Cerri del Comitato Civico, il sindaco di Gessate Giulio Sancini, sempre il tecnico Paolo Scarabelli e Patrizio Dolcini di Legambiente. In sala un pubblico foltissimo. Alla Zacchi il compito di fare la cronistoria delle attività del comitato, a Cerri quello di presentare i motivi del ‘no’ all’insediamento di un impianto di grandi dimensioni su un territorio già compromesso da strutture impattanti, strade e traffico. Di qui il fuori programma, con l’intervento di Energa srl nella persona di Gianluca Farina.

Prima diplomatico: "Vorrei tranquillizzare tutti, vi abbiamo ascoltato, abbiamo recepito tutti gli spunti che ci avete fornito ai tavoli tecnici. Questa è una tecnologia pulita, non siamo trivellatori petroliferi". Poi polemico verso Cerri, esponente del comitato: "Ha elencato una serie di falsità, lei sta facendo terrorismo". Su Farina e sul tecnico Alberto Castiglioni le domande a raffica dei tecnici di controparte, che hanno dato il via a un veemente botta e risposta e dato l’impressione di un’azienda all’angolo più di una volta. Il progetto definitivo, che ancora non c’è. Le insufficienti risposte ai quesiti tecnici. E l’ammissione, da parte dello stesso tecnico di Energa, che l’eventuale impianto di Masate sarebbe il primo, con le dimensioni e la tecnologie previste (impianto bi-stadio, “termofilo” e funzionante con il “forsu”, la frazione organica del rifiuto solido urbano), a essere realizzato e gestito dal gruppo. Nella seconda parte della serata la parola a Facchinetti, autore di una lunga relazione sulle alternative possibili al progetto.

Solo a mezzanotte l’intervento del sindaco Vincenzo Rocco e l’ultimo momento torrido della serata. Il sindaco con l’amministrazione comunale aveva divulgato l’altro giorno le osservazioni inviate a Città Metropolitana a corredo di un parere "negativo o quanto meno di sospensione" sul progetto. Ma in assemblea ha ribadito la sua posizione: "Siamo a favore di un impianto in questa zona". Pollice verso anche alla possibilità di impedire l’insediamento con una variante agli allegati del Pgt. Ma soprattutto la non intenzione di indire, su questo tema, una consultazione referendaria. Dal pubblico la contestazione: "Lei è stato eletto dai cittadini, ma in questo momento non li rappresenta".