
Gli inventori del geniale prototipo
Carugate (Milano), 24 ottobre 2019 - Per diventare sentinelle ambientali basta un davanzale dove appoggiare Arianna, il vaso acchiappa-smog che misura l’inquinamento del quartiere in cui vivete e ne traccia la mappa. A Milano, la piccola fioriera permetterà di verificare in tempo reale gli effetti di Area B e Area C, o dei blocchi dei veicoli più a rischio. La rivoluzione unisce coscienza green e impegno generale e non è sfuggita a Bcc Milano e PoliHub, l’Innovation District del Politecnico. La banca ha premiato con 7mila euro WiseAir, la start-up che si è inventata l’oggetto destinato a entrare in tutte le case. Era uno dei prodotti in corsa a StarCup, la gara regionale per nuove aziende. Il funzionamento è semplice, l’utilità enorme. «Basta mettere il contenitore sul balcone e fa tutto da solo – spiegano i giovani “cervelli” che l’hanno messo a punto –. Raccoglie dati sulla qualità dell’aria e li trasmette a una rete wireless centralizzata. Nascono così le cartine sui livelli di polveri sottili, consultabili on-line grazie a una applicazione dedicata». Per sapere quanto è inquinata l’aria che si respira, dunque, non sarà più necessario approssimare i risultati della più vicina centralina pubblica installata dall’Arpa. I valori saranno quelli reali, presi dal nostro stesso balcone. I l sistema è ancora più sotenibile di quel che si immagini: «Si autoalimenta, convertendo in elettricità l’energia chimica prodotta dalla terra contenuta nel vaso stesso». Arianna, secondo gli esperti, cambierà il modo di muoversi dentro e fuori le mura cittadine: «C’è da scommettere che le zone con il bollino nero, vere e proprie camere a gas, saranno evitate da chi potrà consultare i dati. Superare i livelli di guardia porterà la comunità a chiedere misure di salvaguardia della salute». L’istituto di credito che ha staccato l’assegno vanta una lunga tradizione nel campo di supporto a giovani talenti, ha deciso di sovvenzionare anche in questo caso per due motivi: «L’innovazione tecnologica innanzitutto – spiega il presidente Giuseppe Maino –, innestata su un valore ancora più importante: il coinvolgimento diretto, consapevole dei cittadini. Il vaso è un efficace esempio di come si possa valorizzare in modo concreto la coscienza ecologica di famiglie e imprese. La sfida di “WiseAir” è quella di fare di tutti noi attori protagonisti nella cura del nostro benessere e di ciò che ci circonda». «La collaborazione con l’università – aggiunge Maino – ci permette di sostenere azioni di grandi ingegno che avranno un forte impatto sulla vita di tutti i giorni di migliaia di persone». WiseAir è nata nel 2018 dall’incontro di studenti dei politecnici di Milano e Torino messi in contatto da un percorso di eccellenza sostenuto dalla Fondazione Agnelli. «La qualità dell’aria in città è un problema decisamente sottovalutato, malgrado le evidenze scientifiche sui suoi effetti per la salute – spiegano i giovani imprenditori –, una delle caratteristiche del fenomeno è che il suo impatto varia da rione a rione e anche da edificio a edificio. Eppure, la sua misura nei centri abitati era una sfida aperta e senza soluzione. Per questo abbiamo inventato una tecnologia che per la prima volta crea una fitta rete di sensori sostenibili, a basso impatto economico». Un sistema che promette capillarità e coinvolgimento diretto di chi ospiterà sul balcone quel vaso pieno di tecnologia.