Mantova, picchiato a sangue per aver contestato un lavoro: identificato il mandante

Dirigente industriale malmenato in pieno centro, caccia ai due autori del pestaggio

Polizia in azione

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Mantova, 3 febbraio 2020 - Picchiato a sangue perché aveva osato contestare il lavoro eseguito da un fornitore. La sera del 13 novembre scorso un dirigente di un'azienda che ha una unità produttiva a Suzzara, mentre tornava a casa, nel centro di Mantova, intorno alle ore 20.50, dopo aver parcheggiato l’automobile in strada, era stato raggiunto alle spalle da due uomini incappucciati che, senza profferire parola e senza cercare di rapinarlo del telefono cellulare che teneva in mano o dello zainetto che indossava, lo picchiavano selvaggiamente faceva, colpendolo ripetutamente con pugni al volto, facendolo quindi cadere a terra per  poi prenderlo a calci. Una volta terminata la spedizione punitiva, i due erano fuggiti senza dire una parola. 

La vittima, palesemente scossa per l’accaduto ed assai dolorante per le lesioni subite, nel dare l’allarme alla Questura era riuscita solamente a intravvedere i suoi due aggressori salire su un’auto di grossa cilindrata di colore scuro parcheggiata in fondo alla via, alla cui guida li attendeva un terzo individuo. La vittima, soccorsa dagli uomini di una Volante, era stata accompagnata al  Pronto soccorso, ove le venivano riscontrate contusioni ed ecchimosi con prognosi di 15 giorni. Le indagini erano iniziate passando al setaccio le telecamere della zona e scavando nell'ambiente di lavoro della vittima. Il dirigente riveste tra l’altro il ruolo di responsabile della gestione delle ditte esterne che operano nel settore dell’indotto, fornendo nello specifico materiali e/o servizi a favore dell’impresa .La pista si è rivelata giusta. Intanto la Digios aveva trovato il veicolo usato, una Bmw X5 scura, che era stata noleggiata il pomeriggio dell'aggressione a Mantova. Ad affittare l'auto era stato un 28enne foggiano domiciliato da tempo nel Mantovano del quale la Digos ha potuto ricostruire tutti i movimenti nella giornata dell’aggressione, titolare di una ditta che fornisce beni e servizi alla azienda con filiale a Suzzara pochi giorni prima della “spedizione punitiva” aveva ricevuto di un formale richiamo da parte dell’aggredito per lavori mal eseguiti. 

Sulla scorta degli elementi acquisiti, il gip del Tribunale di Mantova, su richiesta della Procura della Repubblica, ha emesso sabato un'ordinanza cautelare nei confronti dell’indagato per il reato di lesioni personali in concorso con altri, aggravate dalla premeditazione e dall’aver agito con crudeltà per motivi abietti, che dispone il divieto di avvicinamento alla persona offesa nei luoghi abitualmente frequentati da quest’ultima (residenza, domicilio e dimora, attuali e futuri) ed al luogo di lavoro e, comunque di mantenersi, in ogni luogo, ad una distanza pari almeno a 200 metri, prescrivendo, altresì, di non comunicare mediante qualsiasi mezzo con la vittima. Sono attualmente in corso ulteriori indagini, sempre da parte della Digos, al fine di giungere quanto prima alla identificazione dei due complici dell’aggressore che hanno concorso nel reato.