"Il sangue si paga col sangue": aria di vendetta sull’agguato mortale

Mantova, il massacro a colpi di mazze da baseball apre uno scenario ancora più inquietante. Sempre in coma il ferito

Le analisi

Le analisi

Mantova - "Il sangue si paga col sangue". Poche terribili parole riassumono una delle regole del Kanun, il codice d’onore consuetudinario da secoli in vigore in Albania, Le stesse parole, scritte in italiano con grandi caratteri in stampatello, erano contenute in un biglietto lasciato su un mazzo di fiori nel luogo dove è stato ucciso giovedì notte Atilio Drekai. Il messaggio è chiaro: a dare la caccia agli assassini del 23enne albanese non sono solo i carabinieri di Mantova ma anche qualcuno legato alla vittima da un saldo vincolo tribale. E spinto dalla vendetta. Con Drekai nel piazzale della Favorita, alle porte del capoluogo, era stato gravemente ferito un pregiudicato italiano di 35 anni, P. F. che è ricoverato in coma farmacologico nell’ospedale cittadino. Entrambi sono stati massacrati a colpi di mazza da baseball e forse con altre armi improprie. E tutti e due, a quanto pare, erano stati attirati alla tre di notte tra giovedì e venerdì in un appuntamento-trappola nel piazzale deserto, e in un punto non coperto dalle telecamere.

A fornire tracce agli inquirenti, oltre a eventuali filmati, potrebbero però essere i tabulati telefonici dei cellulari delle vittime e il racconto dell’italiano ferito, quando sarà possibile ascoltarlo. Il movente dell’agguato è ancora oscuro ma l’ipotesi di un regolamento di conti tra piccola criminalità legata allo spaccio sembra la più consistente.

Le personalità delle vittime non fanno pensare a legami con la criminalità organizzata, una realtà che i carabinieri mantovani conoscono a fondo avendo più volte indagato su ‘ndrangheta, mafia, camorra e clan d’importazione straniera trapiantati al Nord. Gli autori dell’agguato, magari già allontanatisi dal Mantovano, ora sanno che a cercarli sono anche i fedeli esecutori del Kanun. Che se li trovassero non li risparmierebbero. L’insieme di regole d’onore è in uso nel paese delle Aquile dal 1400 e governa la vita della comunità cristiana insediata soprattutto nel Nord dell’Albania. Di lì, con l’emigrazione della popolazione nei paesi europei e altrove, il ‘canone’ ha preso piede seguendo il cammino dei clan.