Lorenzo Guerini, chi è il nuovo ministro della Difesa

Ex sindaco di Lodi e primo presidente della provincia. E' vicino a Renzi che lo chiama affettuosamente Arnaldo, come Forlani, per le sue capacità di mediatore

Lorenzo Guerini

Lorenzo Guerini

Lodi, 4 settembre 2019 - Si dice che Matteo Renzi lo chiami affettuosamente Arnaldo, come Arnaldo Forlani, ex segretario della Democrazia cristiana ed ex presidente del Consiglio famoso per le sue capacità di mediatore e tessitore di compromessi. Lorenzo Guerini, ex sindaco di Lodi, è stato nominato ministro della Difesa del Governo Conte bis. Nato a Lodi il 21 novembre del 1966, risiede in città, è sposato e ha tre figli. Il suo lavoro è agente assicurativo anche se ha un'iniziato la sua esperienza politica da giovanissimo. Nel 1990, poco dopo la laurea in Storia delle dottrine politiche alla Cattolica di Milano (con una tesi sul pensiero di Alessandro Passerin D’Entreves, relatore il professor Lorenzo Ornaghi), viene eletto per la prima volta nel Consiglio comunale della sua città per la Democrazia cristiana.

Nel 1991, appena 25enne, assume l’incarico di assessore ai Servizi sociali, mettendo subito in luce la sua abilità di mediatore, che gli vale la nomina a capogruppo. Nel 1994 viene nominato segretario territoriale del Partito popolare italiano, fondato poco tempo prima quale erede diretto della Dc. L'anno successivo diventa il primo presidente dell'appena istituita Provincia di Lodi, alla guida di un'ampia coalizione di centrosinistra. Dopo due mandati, nel 2005, viene eletto sindaco di Lodi in quota Margherita, sempre all'interno di un centrosinistra ampio. Lascia l'incarico nel 2012, quando si candida e viene eletto deputato per il Partito Democratico. Il rapporto con l'allora sindaco di Firenze Matteo Renzi si consolida quando siedono entrambi all'Anci, l'associazione dei Comuni italiani. Guerini entra poi nella cerchia ristretta dei consiglieri renziani durante le primarie contro Pier Luigi Bersani, ricoprendo in seguito i ruoli di portavoce, vicesegretario e coordinatore del Pd.

A dicembre del 2012 rassegna le dimissioni dall’incarico di sindaco e si candida alle elezioni politiche del febbraio 2013. Viene eletto alla Camera nella circoscrizione Lombardia e a dicembre 2013 è nominato membro della segreteria nazionale del Partito Democratico col ruolo di portavoce. Dal 2014 al maggio 2017 ricopre l’incarico di vicesegretario del Partito democratico. Nel febbraio 2013 è stato eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati. Nel 2014 è stato nominato vice segretario nazionale del Partito Democratico, incarico che ha mantenuto sino a maggio del 2017. Il 4 marzo 2018 è stato eletto alla Camera dei Deputati per la XVIII legislatura. Dal 18 luglio 2018 ricopre il ruolo di presidente del Copasir (Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica) che esercita il controllo parlamentare sull’operato dei servizi segreti italiani.