Elezioni comunali a Lodi, centrosinistra in ebollizione

A pochi mesi dall’appuntamento con le urne non si trova il candidato sindaco. Primi "no" a Uggetti

Il centrodestra invece ha già deciso che punterà sull’uscente Sara Casanova

Il centrodestra invece ha già deciso che punterà sull’uscente Sara Casanova

Lodi - Tutti uniti nelle intenzioni, ma mancano i fatti. Sono mesi che il centrosinistra lodigiano è al lavoro per cercare un candidato sindaco in grado di accontentare tutte le forze in campo. A guidare la trattativa è il Partito democratico, affiancato dal Movimento 5 stelle e dalle liste civiche di 110&Lodi, Lodi al centro, Gendarini sindaco e Lodi civica. Una super-coalizione che ancora oggi non ha idea di chi candidare. Tutte le piste vagliate finora non hanno portato a risultati utili in vista delle elezioni che si terranno a fine maggio 2022. Intanto il centrodestra ha ormai da tempo ufficializzato la sua scelta. Il sindaco uscente Sara Casanova, architetto di 44 anni, guiderà ancora una volta la coalizione composta da Lega, Fratelli d’Italia (sempre più rappresentata in Consiglio e con un indice di gradimento alto in città), Forza Italia e la civica di Lorenzo Maggi.

"Il Pd è l’azionista di maggioranza, ma senza le liste più piccole non può vincere le elezioni - afferma l’esponente di Lodi al centro, Luca Scotti che chiede ai dem di aprire un confronto serrato e stringere i tempi -. Chiediamo di sederci al tavolo e discutere con pari dignità. Il candidato sindaco deve essere scelto in maniera condivisa. Non è solo il Pd a dover scegliere. Non accetteremo candidati imposti. Lo stallo dipende solo dal Partito democratico. C’è una situazione da affrontare. Il tempo è finito". Il centrosinistra è alla ricerca di un nome forte da poter candidare per rilanciare il gruppo dopo la grande sconfitta del 2017, quando a guidare la coalizione era il candidato sindaco Carlo Gendarini (che sicuramente non cercherà una seconda chance). Al momento però tutto è fermo. Solo qualche indizio sui social, più o meno percettibile nel mondo politico. A partire dall’ex sindaco Simone Uggetti, 48 anni, assolto il 25 maggio scorso sul caso piscine perché "il fatto non sussiste". Uggetti negli ultimi tre mesi è tornato un grande protagonista della scena politica locale e non solo. Ed è stato protagonista di alcune iniziative “paraelettorali“, come i cartelloni con foto che sono stati affissi sui muri di viale Milano e via San Giacomo con il ringraziamento ai lodigiani che, nonostante tutto, lo hanno fatto sempre sentire a casa.

A questo poi si è aggiunto il "tour degli orrori della Giunta Casanova" che l’ex primo cittadino ha pubblicato sui social pochi giorni fa. Tanti indizi, ma nessuna conferma (per ora). Si tratta di mosse però sufficienti a creare qualche malumore non solo nel Pd, ma anche nelle altre liste civiche che insistono con il partito di riferimento del centrosinistra per aprire un confronto serio sul candidato. "C’è fatica a trovare un candidato - non lo nasconde Scotti -. Deve essere un ragionamento molto razionale. Non ci serve il fenomeno. Bisogna tirare fuori una figura politica, basta esponenti della società civile". E su Uggetti aggiunge: "Le minestre riscaldate non vanno bene. Bisogna cercare una soluzione, altrimenti decideremo di andare da soli con un nostro candidato".