
Dopo dodici anni di lavori. Ecco il nuovo velodromo
Mercoledì sarà inaugurato il nuovo velodromo, dopo dodici anni di lavori e vicissitudini che lo hanno portato sull’orlo della distruzione per farne un campo nomadi prima e un luogo di caseggiati di lusso poi. All’inaugurazione ci sarà la politica e il mondo del ciclismo con i parenti di Pierino Baffi, il corridore di Vailate al quale l’impianto è dedicato. Ma sin qui non è stata invitata la persona che ha dato il via al salvataggio della prestigiosa pista, quando ormai tutto sembrava perduto: Luigi Dossena.
"Era l’estate 2006 – racconta Dossena – e a un tavolo del bar Marini c’eravamo Silvio Martinello, ex campione del mondo su pista, l’onorevole Lamberto Grillotti, l’assessore Miranda Maini e io. Martinello riferì che l’abbattimento del velodromo era ormai deciso. Io risposi che il velodromo non sarebbe stato abbattuto".
Dossena chiamò a Crema il viceministro Elidio De Paoli, sottosegretario allo sport, presesentando tutta la documentazione. De Paoli rivolse un esposto alla Soprintendenza di Milano, competente per il settore sportivo.
Mossa azzeccata perché la Soprintendenza restituì la pista al Coni. Poi passarono cinque anni in cui la politica ha avuto la sua importanza nel restituire la pista alla città senza oneri finanziari. Dopo 12 anni di lavori, oggi la pista è pronta.
Pier Giorgio Ruggeri