San Giorgio scrive al Governo: "I piccoli Comuni sono abbandonati"

La Giunta sollecita lo Stato: "Non c'è alcuna autonomia locale"

Il sindaco Walter Cecchin

Il sindaco Walter Cecchin

San Giorgio su Legnano (Milano), 17 novembre 2017 - "Non possiamo assumere, non possiamo aumentare le tasse, non possiamo più ridurre la spesa, cosa altro possiamo fare di fronte ad una autonomia locale oramai esautorata?". Una lettera disperata quella che il sindaco e la Giunta sangiorgese hanno inviato al Governo. "Non sappiamo voi quale Paese vediate, ma noi da un piccolo Comune della Lombardia, vediamo un Paese in cui le autonomie non sono più tali. Vi chiediamo pertanto, in nome della nostra Costituzione, di consentire che alle Amministrazioni, che nei documenti di programmazione degli anni 2016 e 2017 avevano già deliberato gli incrementi tributari, sia consentito farlo dall'anno 2018. Ci sentiamo lasciati soli e soggetti a norme dello Stato che, anno dopo anno, erodono l’autonomia degli enti locali, contenuta nella nostra costituzione. Facciamo parte di quelle Amministrazioni che negli anni precedenti hanno cercato di contenere sia la spesa sia l’onere della leva fiscale a carico dei propri cittadini. Constatiamo però che purtroppo la virtuosità non premia; ad essere premiati sono invece quegli enti che, per necessità o scelta politica, hanno raggiunto la massima fiscalità, a discapito di quelli che invece hanno mantenuto una marginalità di azione sulla leva fiscale da utilizzare in caso di assoluta necessità».