Elezioni Cerro Maggiore, l’ex discarica irrompe nella campagna elettorale

Il centrosinistra accusa l’attuale maggioranza di volere una riapertura camuffata da recupero ambientale. La replica: “Vantaggio ecologico e introiti economici”

L'ex discarica di Cerro Maggiore

L'ex discarica di Cerro Maggiore

Cerro Maggiore (Milano) - A pochi giorni dal voto per le elezioni amministrative, a Cerro Maggiore le due liste in campo si danno battaglia sulla ex discarica Simec, oggi gestita da Ecoceresc.

A sollevare il polverone ci ha pensato un comunicato stampa diffuso in queste ore da Roberta Cè, candidata della lista civica di centrosinistra Bene Comune. Nel documento si contesta la bozza di protocollo d’intesa che la sindaca uscente, Nuccia Berra (l'altra candidata), avrebbe approvato con la proprietà della discarica Baraggia.

"Purtroppo, analizzando il documento venduto come “pietra tombale sulla discarica” ci siamo accorti che si tratta invece di un tentativo di riapertura della discarica camuffato da recupero ambientale ad esclusivo vantaggio economico della proprietà, non certo dei cittadini. Il progetto prevede il riempimento del buco con materiali inerti contaminati anziché con sola terra e rocce di scavo, come prevedeva l’accordo del 1999. E noi, d’accordo con il Comune di Rescaldina, non lo consentiremo mai! Il progetto prevede il passaggio sul nostro territorio di 7 camion all’ora per 10 anni (per un totale di 120.000), senza alcuna garanzia di poter controllare né il tipo di materiale trasportato, né il rispetto della legge. Un’ulteriore dose di veleni per i cerresi e i cantalupesi".

La risposta da parte dell'attuale maggioranza non si è fatta attendere: "Le bugie hanno le gambe corte. E sembra proprio che non si leggano i documenti o si faccia finta di non leggerli. Abbiamo intrapreso una grande battaglia giudiziaria condotta in piena solitudine dai comuni di Cerro Maggiore e Rescaldina che, sino ad ora, ci ha visto quasi sempre vincenti. Qualora dovesse essere modificata, la riapertura della discarica sarebbe inarrestabile, sempre perché l'accordo di programma non c'è più! Proprio per questo abbiamo voluto sottoscrivere un protocollo d'intesa che mette i paletti al riempimento e la parola fine alla discarica più grande d'Europa. L'oggetto del protocollo sarà il recupero ambientale dell'attuale buco e quindi la destinazione futura a parco fotovoltaico. On questo modo otterremmo la garanzia di un recupero con materiali controllati, derivanti dai lavori per le prossime Olimpiadi invernali. Per capirci stiamo parlando delle famose terre e rocce da scavo in tabella B. Sottolineiamo che il materiale in questione è lo stesso che viene già utilizzato oggi in altri recuperi di cave della zona, sia a Cerro che a Rescaldina. Quindi dove sarebbero i veleni? E sul punto del vantaggio economico è presto detto. Perchè oltre al vantaggio ecologico, avremmo un introito di circa 3,5 milioni di euro, di gran lunga più alto del del precedente accordo. Quei soldi li useremo per migliorare opere e servizi per i nostri cittadini. Su questo argomento non abbiamo nulla da nascondere. Abbiamo voluto dare massima evidenza al protocollo d'intesa, perché, come detto dal primo giorno di mandato, il nostro obiettivo era, è e sarà stop discarica per sempre e la salvaguardia della salute dei nostri cittadini".