Villa Cortese, rinasce la Corte America

Il progetto prevede otto appartamenti e una villetta. Ma per molti smetterà di essere un simbolo

La Corte America

La Corte America

Villa Cortese (Milano), 5 marzo 2019 - "Là dove c’era l’erba ora c’è una città". Per Adriano Celentano questa frase corrispondeva al ricordo di via Gluck, il luogo dal quale proveniva e nel quale era cresciuto. Un luogo cambiato dal progresso, un luogo reso irriconoscibile. Così come entro pochi mesi sarà irriconoscibile la "Corte America", cortile all’incrocio fra le vie Volontari del Sangue e Colleoni che è stato abbattuto per far posto ad alcuni appartamenti. Si chiamerà "Nuova Corte America" e la società Edilcomfort vi realizzerà otto appartamenti e due villette. Ma per decenni è stata un simbolo. Un simbolo per tutta Villa Cortese. Simbolo di quella vita di cortile che ormai per molti è solo un miraggio, ma che fino a una cinquantina di anni fa era la quotidianità per tanti paesi del Legnanese e del Castanese.

Non solo vita di cortile. La "Corte America" era nata alla fine dell’Ottocento come opificio. Centocinquanta telai tradizionali distribuiti su una costruzione di tre piani realizzati da Eugenio Tosi. E se quel cognome vi dice qualcosa è perché Eugenio era il padre di un più famoso Tosi: Franco, fondatore dell’omonima azienda di turbine che avrebbe poi trovato posto in piazza Monumento a Legnano e che avrebbe garantito "Ul pan in vita" - letteralmente "Il pane per tutta la vita", ovvero un posto di lavoro sicuro per l’intera esistenza - a migliaia di operai e impiegati provenienti da Legnano e dai Comuni vicini. All’incrocio fra le vie Colleoni e Volontari del Sangue, quindi, sorgeranno abitazioni dove un tempo tante persone - sicuramente più di quelle che andranno ad abitare in quelle case - entravano la mattina e iniziavano a produrre per tutto il territorio. In tanti in paese si sono mostrati rammaricati per il "nuovo corso" che questo cortile vivrà da qui per i prossimi mesi.

E numerosi sono soprattutto gli anziani che si trovano a passare dalle parti dell’ormai ex corte e lanciano uno sguardo malinconico alle macerie. Il costo dei lavori per la realizzazione degli appartamenti e delle due villette dovrebbe ammontare a circa 950mila euro e condurrà la "Corte America" a diventare "Nuova Corte America". D’altro canto, non esistevano vincoli architettonici particolari sull’area e quindi non è stato possibile per nessuno opporsi a questa decisione. Con buona pace di chi ancora ricorda amici e parenti lavorare o abitare proprio in quel caseggiato che per oltre cento anni ha caratterizzato il paesaggio di Villa Cortese.