Vicepreside a processo per usura. Il pm chiede otto anni e nove mesi

L'ex vicepreside dell'Istituto Maggiolini di Parabiago è accusato di corruzione, usura e abuso d'ufficio. Il PM chiede 8 anni e 9 mesi di detenzione. Gli imputati avrebbero eluso le procedure di gara. Sentenza prevista a gennaio.

Vicepreside a processo per usura. Il pm chiede otto anni e nove mesi

Vicepreside a processo per usura. Il pm chiede otto anni e nove mesi

Corruzione, usura e abuso d’ufficio: questi i reati contestati all’ex vicepreside dell’Istituto superiore Maggiolini di Parabiago Alfonso Cocciolo e ad altre sette persone con lui a dibattimento. E oggi per l’ex vicepreside il pubblico ministero di Busto Arsizio Ciro Caramore ha chiesto una condanna a otto anni e nove mesi di detenzione. Indagati anche alcuni impiegati amministrativi della stessa scuola e imprenditori di Magenta, Gallarate e Olgiate Olona e prestanome, che in più occasioni – il periodo dei fatti contestati è compreso fra il 2012 e il 2017 – avrebbero svolto lavori di manutenzione e fornito materiali all’istituto.

Agli imputati si contesta il fatto di aver organizzato, con la compiacenza degli imprenditori interessati, un sistema tale che attraverso lo spacchettamento degli interventi da realizzare a scuola si potessero eludere le regolari procedure di gara, affidando incarichi senza superare mai i limiti di spesa per i quali si sarebbe invece dovuto ricorrere a gare di evidenza pubblica.

Le indagini erano state svolte dalla Guardia di Finanza. La posizione di Cocciolo è quella più delicata: a lui si contestano anche casi di usura. Alla notizia dell’apertura delle indagini, l’architetto legnanese Cocciolo si era dimesso dall’incarico di vicepreside. La sentenza è attesa a gennaio.