Tour nostalgico nella vecchia Manifattura: "Adesso Mak la faccia tornare a vivere"

Esponenti dei partiti di maggioranza e di opposizione e semplici cittadini. Fulvio De Monte, operaio per 38 anni: "Un’emozione rivedere questo luogo"

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Quello che era un luogo di lavoro e ciò che ora non è ancora in attesa del suo recupero da parte della proprietà di Officine Mak, con il tour di ieri mattina alla Manifattura in compagnia di politici di maggioranza e opposizione, ha fatto riemergere solo una grande nostalgia per la Legnano produttiva che fu. Bastava ad un certo punto della visita vedere gli occhi lucidi di commozione di un ex lavoratore con 38 anni trascorsi all’interno di questa ditta come Fulvio De Monte, perché francamente quelli che sono i vincoli architettonici stabiliti dalla Soprintendenza forse poco interesseranno alla superstite generazione di legnanesi che ha fatto in tempo a trascorrerci quasi una vita di lavoro. Un tour opportuno quello della mattinata di ieri per coloro che siedono a Palazzo Malinverni perché toccherà poi anche a loro dire qualcosa sul recupero dell’area, con la proposta di destinarvi biblioteca e mercato coperto ribadita pure ieri da parte di chi governa la città. Se riconnessione con il vecchio ‘Borgo dei Maragasc’ di Sant’Ambrogio e riqualificazione sono le parole d’ordine odierne di architetti e urbanisti attorno alla storica ciminiera, sarebbe però altrettanto significativo gesto di riconoscenza, dopo che globalizzazione e interessi economici hanno posto fine alla "Manchester d’Italia", che non ci si dimentichi, anche se mette tristezza parlare di archeologia industriale, di maestranze e lavoratori.

Luca Di Falco