Omicidio di Carol Maltesi, gli amici: "Geloso e possessivo, non la lasciava libera"

Rescaldina, chi conosceva la vittima spiega cosa potrebbe essere successo nella mente di Davide Fontana

Carol Maltesi

Carol Maltesi

Rescaldina (Milano) - «Voleva lasciare Rescaldina perché non le piaceva più stare qui. Per questo lui l’ha uccisa". È un amico della vittima a spiegare cosa potrebbe essere successo nella mente di Davide Fontana, l’assassino di Carol Maltesi. "Lui si era trasferito qua a Rescaldina seguendo lei perché era follemente innamorato. Aveva lasciato la moglie e Milano per stare con Carol, chiedendo anche lo smart working ed evitando di andare al lavoro in banca a Milano dov’era impiegato nell’ufficio del personale".

L’amico poi continua: "Lei continuava a dire di voler tornare a Verona per stare vicino al figlio che vedeva soltanto una volta ogni due settimane. Poi voleva andare a Praga dove aveva una relazione con un altro uomo, sempre nel settore dell’hard". Poi l’amico ricorda: "Una delle ultime volte che in casa di lei si era presentato il suo ex, lui si era poi ritrovato tutte e quattro le gomme tagliate. L’auto l’aveva parcheggiata fuori, della via laterale. Probabilmente è stato lui perché ormai era diventato geloso e ossessivo nonostante sapesse che lavoro faceva Carol e nonostante anche in casa sua ci fossero diversi uomini che andavano e venivano". Un movimento che era stato confermato anche dalla vicina di casa, Sara Medici: "Vedevo andare e venire diversi uomini dal suo appartamento. Per quello pensavamo che lei e Davide avessero una relazione diciamo “aperta“". I due si erano conosciuto nell’ottobre del 2020. Lui aveva spiegato a Carol di essere un fotografo e di volerle fare un servizio in intimo. Lei aveva accettato, e da lì era nato qualcosa in più di una semplice amicizia.