A Bareggio, Abbiategrasso e Villa Cortese si litiga per le campane

Parroci contestati da alcuni residenti a causa del suono troppo mattiniero

Il campanile della chiesa di Bareggio

Il campanile della chiesa di Bareggio

Bareggio (Milano), 25 ottobre 2020 - Un gruppo di cittadini che si ritengono danneggiati dal suono delle campane troppo mattiniero e prolungato ha scritto alla Curia per segnalare il loro disagio. Più che uno scritto, una vera denuncia con l’intimazione a ridurre l’intensità del suono e a silenziare le campane. La notizia ha scatenato il mondo dei social network che, in netta maggioranza, si è schierato a favore delle tradizioni. Alcuni post sottolineano come il suono delle campane abbia segnato e segni la vita di ciascuno. Suonano a Bareggio quando nasce un bambino e suonano ovunque quando un concittadino lascia la comunità. In difesa delle campane, ma soprattutto delle tradizioni, "della nostra fede e della nostra storia" si è schierata la lista civica “Bareggio nel cuore, Gente di Bareggio”.

«Alcuni cittadini si stanno lamentando del suono delle nostre campane. Si tratta evidentemente di cittadini da poco residenti a Bareggio" osserva il capogruppo Ermes Garavaglia. "Quanta compagnia ci hanno fatto le campane negli scorsi e faticosi mesi di lockdown? Sentire le campane suonare era un richiamo alla vita e alla comunità". "Le campane - aggiunge - ci sono sempre state e chi decide di venire a vivere in un paese come il nostro, magari proprio scegliendo di abitare in una casa in prossimità di una chiesa, sa che non potrà chiedere di abbassare il volume delle campane. Come chi sceglie di andare a vivere vicino alla ferrovia non può chiedere che sia spostato il treno, così da non sentire rumori. Il paese deve venire incontro al cittadino, ma il cittadino non può pretendere venga modellato sulle proprie singole esigenze".

In lotta con le campane c’è anche un cittadino di Villa Cortese, che a settembre aveva minacciato di denunciare il parroco per il troppo rumore causato dal suono delle campane a chi risiede nella zona della chiesa. Sotto accusa i rintocchi delle 7, molto prima dell’orario di inizio delle funzioni quotidiane. Qualche mese prima anche sui social network di Abbiategrasso c’era chi accusava il fastidio arrecato dalle campane della chiesa di San Pietro, dove il primo scampanio si registra alle 6.45, contrariamente a quanto disposto dal decreto arcivescovile firmato dal cardinal Martini nel 1984 che stabilisce che le campane non debbano essere suonate prima delle 7 nei giorni feriali e delle 8 nei giorni festivi. Tutto però a discrezione dei parroci, anche nel rispetto delle tradizioni locali. Al termine di una lunga discussione, fra i favorevole e i contrari al silenziamento delle campane, campeggiava un saggio detto dello scrittore abbiatense Luigi Balocchi: "Lassa che sonen i campann, chè quan che sonen puu voeur dì che semm mort...".