I pendolari tornano alla carica: "Via l’assessore Terzi"

Pressioni sul governatore per sostituire la collega accusata di non essere intervenuta

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Sette giorni dopo la richiesta di dimissioni all’assessore ai trasporti di Regione Lombardia, Claudia Terzi, tornano alla carica i pendolari lombardi. L’obiettivo dichiarato è quello di fare pressioni sul governatore Attilio Fontana per sostituire quanto prima la delega alla collega accusata di non essere mai intervenuta sulle carenze del sistema ferroviario regionale. "Lo smantellamento del servizio è arrivato ben prima della pandemia, richiamiamo l’assessore alle sue responsabilità" scrivono ancora alla regione i comitati dei pendolari. "A una settimana dall’invio della lettera dei comitati non ci è giunta alcuna risposta da parte Sua in merito al quesito che ponevamo sul costante degrado del sistema ferroviario lombardo a partire dal 2018. Registriamo però, da più parti, diversi tentativi per giustificare il disastro del servizio di Trenord, nascondendosi dietro la pandemia. Chiudiamo subito la questione osservando che, per giustificare le difficoltà di Trenord, vengono dichiarate percentuali di assenze per positività e quarantene che sono diverse volte superiori sia a quelle medie della popolazione italiana, sia a quelle medie registrate nelle aziende italiane di qualsiasi settore.Qualcosa non va in questi dati, comunque non ufficiali, oltre che nella stessa Trenord". Da qui le richieste a Fontana: "Presidente, chiediamo a lei di conoscere quale sia l’effettivo stato dell’organico di Trenord rispetto al fabbisogno per il ripristino pieno del servizio ai livelli del 2018. Ribadiamo e sottolineiamo però che non contestiamo gli effetti, comunque transitori e sovrastimati, della pandemia, ma il progressivo smantellamento del servizio in atto dal 2018, ben due anni prima che si manifestasse la pandemia, e su questo richiamiamo l’assessore alle sue responsabilità". Ch.S.