Cure psichiatriche a rischio: sos a Magenta e Parabiago

Allarme del sindacato Fials: "Ufficialmente nelle due città la chiusura è dovuta a interventi di ristrutturazione. Ma le famiglie non possono essere lasciate sole"

Gli sportelli del Centro unico di prenotazione dell’ospedale di Magenta

Gli sportelli del Centro unico di prenotazione dell’ospedale di Magenta

Magenta (Milano), 10 settembre 2022 - La notizia è del sindacato Fials (Federazione italiana autonomie locali e sanità): in questi giorni l’Asst Ovest Milanese si accinge a dismettere alcune strutture per la cura dei pazienti psichatrici cronici - la comunità protetta di Parabiago e la comunità riabilitativa di alta assistenza di Magenta -, a cui afferiscono pazienti con disturbi gravi, persistenti e complessi che vengono così lasciati a carico delle famiglie. "Ufficialmente per Parabiago e Magenta - affermano al sindacato - la chiusura è dovuta ad interventi di ristrutturazione. Noi ci chiediamo chi si farà carico dell’utenza? Le famiglie non possono essere lasciate sole".

Che si tratti di una revisione del servizio a fronte di interventi strutturali nelle due sedi lo conferma la stessa Asst. "Il dipartimento salute mentale e dipendenze dell’Asst Ovest Milanese non ha in alcun modo dismesso i programmi residenziali erogati a Parabiago e Magenta. E’ stata avviata una revisione dei programmi riabilitativi dei singoli ospiti per intraprendere le necessarie opere di ristrutturazione edilizia e tecnica e rendere gli edifici più confortevoli e idonei ai percorsi riabilitativi e di cura" si legge nella nota fornita dalla stessa Asst. Nello specifico l’Asst precisa che i programmi dei pazienti in cura a Parabiago sono stati rivisti nel rispetto dei bisogni di cura e di assistenza di ciascun utente. A Magenta invece è in corso la trasformazione dei programmi terapeutici-riabilitativi intensivi da residenziale a semiresidenziale (in orario diurno).

L’Asst non nega che la carenza diffusa a livello nazionale di personale medico specialistico ha inevitabilmente delle ripercussioni sulla organizzazione e sulla programmazione delle attività e dei servizi socio-sanitari, anche nell’ambito della salute mentale, imponendo spesso una diversa pianificazione dell’offerta, ma senza alcun compromesso sulla qualità delle cure. In tal senso è già stata avviata una campagna per il reclutamento di medici specialistici. Nelle Unità Operative di Psichiatria lombarde sono in cura circa 130mila utenti, il 60% dei quali soffre di disturbi della sfera depressiva e ansiosa e necessita principalmente di un trattamento ambulatoriale specialistico, e il 35% soffre di un disturbo psichico grave che necessita di una presa in carico multi-professionale. Ogni anno circa 17.000 utenti si rivolgono per la prima volta ai servizi psichiatrici per una consultazione, In Lombardia gli utenti presi in carico ai Cps (centri psico-sociali) per 100.000 abitanti sono in continuo aumento.