Sueglio, la sindaca che si dimise due volte

Simona Cantini aveva rinunciato al mandato già a febbraio, poi l'addio a settembre. Ora i dubbi sugli atti firmati

Simona Monica Cantini

Simona Monica Cantini

Sueglio (Lecco), 13 ottobre 2019 - Aveva    già presentato e depositato ufficialmente le proprie dimissioni a febbraio, il giorno 7 per la precisione, un giovedì, senza poi revocarle. Eppure l’ex sindaco di Sueglio Simona Monica Cantini, 38 anni, eletta nel giugno 2016 con l’80 per cento dei consensi – sebbene espressi solo dal 36% degli aventi diritto – ha continuato a governare il paesino della Valvarrone (che conta poco più di 150 anime) fino all’inizio di settembre, quando si è dimessa definitivamente per la seconda volta, pur essendo ormai in realtà decaduta dall’incarico pubblico.

Nel frattempo ha continuato a firmare delibere, convocare e presiedere sedute di giunta e di consiglio comunale, stipulare convenzioni, percepire l’emolumento seppur misero da primo cittadino, beneficiare dell’aspettativa con il mantenimento del posto di lavoro da dipendente in municipio a Bellano, tutti atti e procedure che potrebbero prefigurarsi come illeciti e perfino nulli. Per questo sulla vicenda è stato inoltrato un esposto ai magistrati sia della Procura della Repubblica di Lecco, sia della Corte dei Conti.

"Non mi sono ricordata di ritirare le dimissioni, credevo che affinché diventassero effettive avrei dovuto discuterne in aula", si giustifica lei. Che aggiunge: "Non voglio sapere più nulla di Sueglio, considero chiusa la mia esperienza amministrativa, è stata una parentesi che mi ha profondamente deluso, sto traslocando e pure cercando un altro impiego per tagliare completamente i ponti con quello che per me rappresenta solo il passato. Se ho effettivamente commesso un errore procedurale è stato in buona fede".

Non è stata  tuttavia l’unica ad essere colpita da una sorta di improvvisa amnesia, sebbene su una decisione tanto importante, o ad aver manifestato scarsa conoscenza delle normative, in particolare dell’articolo 53, comma 3 del Decreto legislativo 267/2000, in base al quale le dimissioni presentate dal sindaco o dal presidente della Provincia diventano efficaci e irrevocabili trascorso il termine di 20 giorni dalla loro presentazione. Sebbene l’ex primo cittadino abbia protocollato le dimissioni autonomamente, poiché in Comune a Sueglio mancano impiegati e ha sempre dovuto arrangiarsi da sola e fare tutto lei, risulta infatti che abbia comunicato e condiviso la scelta con il suo ex vicesindaco e il segretario comunale, che, come lei, si sono però dimenticati delle sue dimissioni.