Truffa sui fondi del Pnrr e 'ndrangheta: sequestrata mega villa a Casatenovo

Sigilli a una lussuosa residenza a 2 piani di 700 mq con giardino di 5mila mq

La guardia di Finanza

La guardia di Finanza

Casatenovo (Lecco), 8 giugno 2023 – Sigilli a una villa a due piani di 700 metri quadri con un parco di mezzo ettaro a Casatenovo. Apparterebbe a Nicolò Gasparri, un manager residente in Svizzera arrestato insieme ad altri tre indagati dai finanzieri del comando provinciale di Milano per una maxi truffa sui fondi del Pnrr. Oltre alla villa di Casatenovo, i militari della Finanza hanno sequestrato pure un un complesso immobiliare a Calco, riconducibile, si legge negli atti giudiziari, "a due soggetti gravati da numerosi precedenti per reati economico-finanziari di natura fraudolenta, come bancarotta, frode fiscale, riciclaggio, abusivismo finanziario, e in contatto con soggetti appartenenti a consorterie di 'ndrangheta".

L'inchiesta

L'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore di Milano Stefano Civardi, è costata l'arresto appunto a 4 persone, tre in carcere e uno ai domiciliari, più altre due sottoposte all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Sono sospettati di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale e trasferimento fraudolento di valori. Uno dei protagonisti, Nicolò Gasparri, già coinvolto in una precedente inchiesta su un'altra ipotesi di raggiro: l'inchiesta El Carterò, che vedeva al centro la St.James Finanziaria e una vendita abusiva di obbligazioni di JpMorgan per 42 milioni di dollari. Le indagini, spiegano gli investigatori del Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano, "hanno rivelato come il frequente ricorso, da parte degli indagati, a prestanome, veicoli societari fittizi ed articolati negozi giuridici, fosse finalizzato a riciclare capitali illeciti provenienti da plurimi reati tributari e fallimentari e ad eludere le misure di prevenzione patrimoniale previste dalla normativa antimafia.

I sequestri

Oltre alle misure di custodia cautelare è stato eseguito un sequestro del capitale sociale di una società che possiede un immobile del valore di 2,8 milioni di euro e un altro sequestro preventivo emesso in via d'urgenza dal pm, riferito ai beni nella disponibilità di uno degli arrestati, "di valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati". Il provvedimento riguarda, in particolare, la villa a due piani di 700 metri quadri circondata da un ampio giardino di 5mila metri quadrati all'interno di un residence di Casatenovo, dal valore oltre due milioni di euro". Nel mirino dei finanzieri è finito anche un complesso immobiliare di Calco.

Il Pnrr

Sono inoltre emerse ipotesi di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche a carico di una delle società riconducibili agli indagati, che aveva richiesto una contribuzione pubblica erogata da Simest - società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti che supporta la crescita delle imprese italiane all'estero - del valore di oltre un milione di euro, per la metà circa già incassato, in relazione ad attività di internazionalizzazione nei contesti geografici dell’Ucraina, della Russia e dell’Albania, che sarebbero risultate fittizie. Sono state eseguite perquisizioni nelle province di Milano, Torino, La Spezia, Monza-Brianza, Napoli e Lecce che vedono impiegati anche i cash-dog, cani addestrati per la ricerca di contanti.