Perledo "capitale" del Covid-1: sei su cento si sono ammalati

Ma l’ex sindaco Signorelli ed esperto rassicura: "Pochi nuclei familiari e il contagio è facilitato"

Carlo Signorelli, ex sindaco e professore universitario di Igiene

Carlo Signorelli, ex sindaco e professore universitario di Igiene

Perledo (Lecco), 11 novembre 2020 -  Perledo è la “capitale“ del coronavirus in provincia di Lecco. Più di 6 abitanti ogni cento si sono ammalati di Covid. Sono infatti risultati positivi alla SarCoV-2 in 56 sui nemmeno mille residenti: significa che il 6,13% di quanto vivono nel paese dell’Alto Lario hanno contratto il virus. È al momento la percentuale più alta in assoluto nel Lecchese, la decima tra i 1.506 comuni di tutta la Lombardia, più bassa solo rispetto a quelle registrata nei centri urbani che si trovano negli epicentri della pandemia durante la prima ondata, come il Lodigiano, le aree di Pavia, Mantova e Cremona. Neppure nelle realtà della confinante Bergamasca o del Bresciano si è raggiunta un’incidenza tanto elevata.

Nei primi otto mesi del 2020 inoltre i decessi sono più che raddoppiati rispetto alla media dei morti del quinquennio precedente: tra gennaio e agosto di quest’anno sono mancate 27 persone invece delle 13 di media dello stesso periodo tra il 2015 e il 2019. Ad andarsene sono stati soprattutto gli over 75. "Credo che per quanto riguarda Perledo occorra considerare la presenza sul territorio di una casa di riposo dove ci sono ospiti anziani che risiedono in paese e anche i bassi numeri complessivamente in gioco per i quali bastano lievi variazioni per aumentare o diminuire di molto le percentuali", rassicura tuttavia Carlo Signorelli, ex sindaco di perledo e professore di Igiene e Sanità pubblica all’Università Vita e Salute del San Raffaele di Milano e di Parma e tra gli esperti reclutati al Pirellone per fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso.

«Dai dati di cui disponiamo emerge che il 70% dei contagi avviene in casa. Molto spesso si positivizzano perciò tra loro i componenti degli stessi nuclei familiari. In un paese abbastanza piccolo basta qualche famiglia per alzare le percentuali e l’incidenza dei positivi".