Paderno d'Adda, ponte chiuso: lavori al via da novembre

Prime date certe dopo la riunione con i sindaci al Pirellone

La chiusura del ponte di Paderno

La chiusura del ponte di Paderno

Paderno d'Adda - 20 ottobre 2018 - Novembre si comincerà a lavorare. Entro la fine di settimana prossima dalla Sovrintendenza e dal Parco Adda Nord rilasceranno tutte le autorizzazioni per cominciare a mettere mano almeno al piano viario superiore del ponte San Michele tra Paderno e Calusco, chiuso completamente al transito dallo scoccare della mezzanotte del 15 settembre.

All'inizio del prossimo mese inizieranno poi subito i lavori per sistemare i parapetti, che probabilmente resteranno quelli originari, sostituire i guardrail, rimuovere il vecchio fondo stradale, riasfaltare e illuminare la carreggiata, che adesso è al buio. L’intervento durerà cinque mesi. «In primavera il ponte potrà così essere riaperto almeno a pedoni e ciclisti, magari ai motociclisti – annuncia soddisfatto il sindaco di Paderno Renzo Rotta, che ieri ha partecipato alla riunione convocata al Pirellone dall’assessore regionale alla Mobilità Maria Claudia Terzi alla presenza dei rappresentanti di tutti gli enti interessati -. Garanzie su una possibile riattivazione pure del traffico veicolare non ci sono state purtroppo fornite dai tecnici di Rfi, la società proprietaria del viadotto, tanto meno di quello ferroviario che pare improbabile. In ogni modo rendere il San Michele di nuovo utilizzabile ai pedoni e ai ciclisti in tempi relativamente brevi rappresenta un risultato importante». Per il consolidamento vero e proprio dell’imponente e storica struttura in ferro ad arco, realizzata tra il 1887 e il 1889, bisognerà invece pazientare di più: i progetti sono pronti, potrebbero però essere passibili di modifiche in corso d’opera e in itinere poiché, nonostante gli studi, nessuno può prevedere con esattezza come reagirà la vecchia torre Eiffel della Brianza.

«Le prescrizioni saranno vincolanti perché ci troviamo all’interno della Valle dell’Adda – prosegue il primo cittadino padernese -. Ci è stato anticipato che il ponte verrà come imbracato, sebbene a lotti, non interamente in una volta sola. Dovremo necessariamente chiudere l’alzaia che passa sotto, si tratta tuttavia del minore dei problemi. Le difficoltà maggiori riguarderanno semmai l’accesso alle pile di sostegno, lungo le sponde del fiume».