Olginate, l'assassino non molla. Poche ore ancora per costituirsi

Oggi l’autopsia sul corpo di Salvatore De Fazio freddato con tre colpi di pistola da Stefano Valsecchi

Forze dell'ordine sul luogo del delitto

Forze dell'ordine sul luogo del delitto

Olginate (Lecco), 16 settembre 2020 - Due famiglie distrutte. Quella di Salvatore De Fazio, 47 anni, freddato domenica nelle prime ore del pomeriggio nella frazione Santa Maria di Olginate e quella del presunto killer, Stefano Valsecchi, 48 anni, imprenditore di Calolziocorte. Le due famiglie si conoscevano e gli inquirenti stanno scandagliando nei loro rapporti e in quelli dei loro figli. Ora i familiari di De Fazio piangono Salvatore, mentre l’altro nucleo familiare attende trepidamente che Stefano si costituisca.

Lì all’angolo di via Albegno e via Crotto, nella frazione Santa Maria di Olginate dove è apparso un mazzo di fiori si ritrovano persone, conoscenti delle due famiglie. "È tremendo quanto accaduto domenica", commenta un parente di Salvatore De Fazio. Tutti vogliono chiarezza su quanto accaduto ma è ancora presto. La Procura di Lecco ha nel frattempo disposto l’autopsia sul cadavere del quarantasettenne. Il magistrato Paolo Del Grosso, che coordina le indagini, affiderà in mattinata l’incarico all’anatomopatologo Paolo Tricomi e nel pomeriggio l’esame autoptico sarà eseguito all’obitorio dell’ospedale Manzoni.

Secondo una prima ricostruzione Salvatore De Fazio sarebbe stato colpito da tre colpi di pistola. I carabinieri del comando provinciale di Lecco e della Compagnia di Lecco hanno raccolto una serie di elementi e l’autopsia sarà il primo passo per porre dei punti fermi. Poi si attende che Stefano Valsecchi si costituisca o che sia rintracciato: attorno a lui gli investigatori stanno facendo terra bruciata e possibili sviluppi potrebbe non tardare a manifestarsi.