Merate, avviso choc dell’amministratore: "Il condominio è a rischio crollo"

Il complesso Aurora nell’area soggetta a cedimenti Inquilini preopccupati. La polizza non coprirebbe i costi

Il condominio Aurora di via Alcide De Gasperi a Merate

Il condominio Aurora di via Alcide De Gasperi a Merate

Merate (Lecco), 11 giugno 2020 - Un intero complesso residenziale praticamente nuovo sorge su un terreno che sta sprofondando. È il condominio Aurora di via Alcide De Gasperi a Merate, dove abitano un centinaio di persone per una quarantina di famiglie. È composto da tre palazzine ultimate solo nel 2009 in edilizia convenzionata, cioè ad oneri di urbanizzazione comunali agevolati per i costruttori in modo da assicurare un prezzo calmierato per quanti hanno poi comperato i diversi appartamenti. Quell’area è conosciuta dai meratesi doc come quella del Pozzetto, perché soggetta ad allagamenti e cedimenti.

Il timore è che sia costellata da "occhi pollini", cioè cavità, avvallamenti, fenditure e doline sotterranee che la renderebbero altamente instabile. In una relazione inviata a tutti gli inquilini dall’amministratrice condominiale Giovanna Maria Bonfanti di Robbiate, associata Anaci, si legge che uno dei pozzi perdenti per consentire l’assorbimento non serve più a nulla perché la scarpata in cui si trova è franata, in un giardinetto si notano evidenti slivellamenti e scivolamenti, in un punto si è aperto un foro profondo quasi un metro e i pozzi delle acque nere si trovato dove non dovrebbero essere, perché evidentemente si sono mossi insieme alla terra in cui si trovano. Per precauzione intanto il tornello dei garage è stato chiuso al transito e i box sgomberati in modo da scongiurare ulteriori sollecitazioni.

«È richiesta la massima collaborazione da parte di tutti i condomini i quali, a loro volta, saranno responsabili della sicurezza di eventuali loro ospiti presenti all’interno del condominio". Così si conclude la poco rassicurante missiva dell’amministratrice condominiale, nominata da poco e che per prima si è accorta della situazione. Gli inquilini sono molto preoccupati e stanno aspettando il responso di una nuova perizia, dopo un sopralluogo compiuto da un ingegnere, un geologo e un architetto. Nessuno di loro inoltre avrebbe mai potuto immaginarsi che nel giro di soli undici anni sarebbero stati costretti a spendere chissà quanti soldi per evitare che le abitazioni praticamente nuove in cui vivono sprofondino inghiottite in qualche voragine o crollino di schianto. Tra l’altro la polizza assicurativa di garanzia sarebbe scaduta da alcuni mesi e quindi tutti gli eventuali costi saranno a carico loro: oltre al danno e alla paura, anche la beffa.