Lomagna, è di nuovo caccia al terrorista

Fratello del reclutatore Isis, evade prima dell’espulsione. Si cerca l'uomo in tutta Europa

Il fratello Ghassam Abdessalem è considerato un reclutatore

Il fratello Ghassam Abdessalem è considerato un reclutatore

Lomagna (Lecco), 21 febbraio 2019 - È sparito nel nulla Ghaith Abdessalem, tunisino di 23 anni di Lomagna, fratello minore di uno dei reclutatori di punta dei foreign fighter del Califfato poi ucciso a sua volta dai tagliagole dell’Isis, considerato pure lui un sostenitore dei combattenti di Daesh. Appena due giorni ancora e avrebbe terminato di scontare ai domiciliari a casa dei genitori a Lomagna appunto una serie di condanne per diversi reati tra droga, immigrazione clandestina, resistenza a pubblico ufficiale e inottemperanza a diversi divieti, poi sarebbe stato espulso e rimpatriato a forza, poiché ritenuto pericoloso e quindi persona non gradita in Italia. Lui lo sapeva e 48 ore prima ha deciso di evadere per scampare all’imbarco coatto verso la Tunisia. Ora risulta ricercato, su di lui pende un mandato di cattura internazionale.

Secondo gli 007 dell’antiterrorismo si troverebbe in Europa, probabilmente in Germania, forse in Francia. Il giovane era stato espulso già nel dicembre 2015 dal ministro dell’Interno dell’epoca Angelino Alfano, sia per aver ripetutamente postato in rete immagini del fratello maggiore di tre anni Ghassan con il kalashnikov imbracciato, sia per aver diffuso messaggi di sostegno agli estremisti dello Stato islamico. Non avrebbe dovuto né potuto rimettere piede in Italia per quindici anni, ma nell’estate del 2017 era riuscito a riattraversare di nuovo il Mediterraneo, salvo essere individuato, fermato e rimpatriato, per poi rientrare nuovamente nel Belpaese, essere ancora bloccato nel giugno a Linosa, processato, condannato e rimpatriato per la terza volta ma ritornare nel giro di una settimana di nuovo in Italia, dove gli agenti della Digos di Lecco lo avevano tuttavia stanato quasi subito e catturato nell’appartamento di un condominio popolare di via Alcide De Gasperi dove vivono i suo padre, sua madre e la sorellina minore. E proprio nell’abitazione di famiglia, dopo essere passato per il carcere di Pescarenico, il 23enne stava finendo di scontare una serie di condanne.

Avrebbe terminato di saldare il suo dedito con la giustizia un giovedì di fine dicembre, ma il martedì prima è scappato, senza che nessuno se ne accorgesse, se non troppo tardi.