Busto Arsizio, Lara Comi e lo stalker: "Condannato a 10 mesi"

Oltre alla condanna, l'imprenditore veneto dovrà pagare le spese processuali e versare 5mila euro all'eurodeputata

Lara Comi (Ansa)

Lara Comi (Ansa)

Varese, 27 settembre 2018 - È stato condannato a dieci mesi G.B., 47enne imprenditore imputato in Tribunale a Busto Arsizio ( Varese) per stalking nei confronti dell'eurodeputata di Forza Italia Lara Comi. Oltre alla condanna, l'imprenditore veneto dovrà pagare le spese processuali e versare 5mila euro all'eurodeputata.

"È stato un periodo difficilissimo - aveva raccontato Comi - Sono stata infastidita da altre persone, ma questo è stato sicuramente il più ostinato nel tormentarmi. Mi telefonava e mi mandava messaggi sul cellulare. Fino a dodici al giorno. Poi ha iniziato a presentarsi addirittura sotto casa mia. Si dichiarava follemente innamorato di me. Una volta me lo sono trovato davanti. Aveva qualcosa in mano. “È l’anello di fidanzamento”, mi ha detto. È stato terribile". In seguito a questa raffica di episodi, la forzista aveva presentato un esposto in procura a Busto Arsizio, allegando alla denuncia un ampio materiale probatorio. Lo stalker, dopo il provvedimento che intendeva impedirgli di avvicinarsi a Comi, si era impegnato a smettere. Bugie, evidentemente, dato che dopo una breve pausa la sua ossessione era tornata a manifestarsi. Fino a quando si è mescolato agli spettatori del match calcistico della nazionale femminile dei parlamentari, dove l'onorevole è capitano. Segno di come fosse anche informato dei suoi spostamenti. E qui era stato fermato. 

Oggi, l'eurodeputata si ritiene soddisfatta: "Ringrazio la giudice per la sensibilità dimostrata irrogando una pena superiore alla stessa richiesta dell'accusa". "Spero che questa sentenza possa rappresentare un motivo di speranza per tante donne vittime di stalking e di persecuzioni - ha proseguito Comi - mi auguro che le misure restrittive siano efficaci, perché il mio timore è che la storia potrebbe non finire qui". All'imputato non è stata concessa la sospensione condizionale della pena, come era stato nella precedente sentenza di patteggiamento per il medesimo reato. "Una decisione equa su cui pesa il fatto che l'imputato è stato riconosciuto pienamente capace di intendere e volere dalla perizia richiesta dal Tribunale", ha aggiunto l'avvocato Mario David Mascia, legale dell'eurodeputata.