Lecco, Gattinoni lavora al team. Anghileri libera il campo

Primo giorno di consultazioni a palazzo Bovara per formare la nuova giunta. Il consigliere della sinistra: "Non voglio fare l’assessore, largo ai giovani"

Alfredo Marelli, Andrea Frigerio, Mauro Gattinoni, Alessio Dossi e Alberto Anghileri

Alfredo Marelli, Andrea Frigerio, Mauro Gattinoni, Alessio Dossi e Alberto Anghileri

Lecco, 9 ottobre 2020 - Nel primo round di consultazioni della coalizione, la prima notizia di giornata la regala Alberto Anghileri. "Non ho intenzione di fare l’assessore. A sessantotto anni ho voglia di godermi la vita e se diventassi assessore, passerei ventiquattro ore in Comune. Largo ai giovani". Nell’epoca degli ego ipertorfici Anghileri appare una mosca bianca e, al contempo, il suo passo indietro può spianare la strada al giovane Emanuele Manzoni (il più votato della lista) nel caso il neosindaco decidesse di assegnare un assessorato a “Con la Sinistra Cambia Lecco“. 

"Siamo alle prime fasi, non c’è fretta", spiega Mauro Gattinoni che ieri ha cominciato a confrontarsi con i suoi "partendo però dalle competenze dei singoli e senza dimenticare le indicazioni dei cittadini", aggiunge ricordando ciò che aveva detto subito dopo la vittoria. Sono molti i fattori da tenere in considerazione, a cominciare dal 40% delle quote rosa imposte per legge. In soldoni: la giunta dovrà essere composta da almeno quattro donne perché - e questa è l’altra notizia di giornata - Gattinoni è orientato a riprendere lo schema del suo predecessore, ovvero un team composto da dieci persone (nove consiglieri più il sindaco). Le certezze? Per ora poche e tra queste c’è la presidenza del consiglio comunale che dovrebbe essere assegnata Francesca Bonacina. 

L’altro assessore uscente del Pd, Simona Piazza, è in odore di promozione a vice-sindaco con riconferma alla cultura. Il resto del mosaico è ancora tutto da definire. Il neosindaco pare intenzionato a costruire una squadra che abbia il giusto mix tra esperienza e gioventù, senatori e promesse. In questo senso allo Sport potrebbe essere riconfermato Roberto Nigriello, che conosce “la grana“ Bione ma nulla è scontato. Sui tre assessorati più critici invece servono competenze più specifiche e Gattinoni sembra più orientato ad incarichi esterni. All’urbanistica e lavori pubblici si fanno i nomi di Ferruccio Favaron, ex presidente dell’Ordine degli Architetti e Pier Giorgio Locatelli mentre al bilancio è spuntato quello di Roberto Pietrobelli, ex bancario ed ex segretario cittadino dei democratici. Ma siamo davvero alle prime battute.