Due morti sul lavoro in poche ore Vittime un operaio e un elettricista

Schiacciato a 31 anni da un macchinario a Pontevico, nel Bresciano. Sotto un camion a Filago, Bergamo

PONTEVICO (Brescia)

Una vittima sul lavoro a Pontevico, nella Bassa Bresciana; e un’analoga tragedia a Filago, in provincia di Bergamo. A perdere la vita un operaio di 31 anni della provincia di Cremona e un elettricista di Villa di Serio, 34enne. A Pontevico ieri mattina all’inizio del turno l’operaio Girolamo Tartaglione è stato schiacciato da un macchinario di diversi quintali. Il 31enne, lavoratore esperto anche se assunto da un anno, non ha avuto scampo.

L’infortunio è avvenuto alla Eural Gnutti di via Mattei. Secondo la prima ricostruzione, Tartaglione stava allestendo un forno per una nuova linea di produzione quando la piastra agganciata a lato del macchinario si è staccata. I colleghi hanno chiesto aiuto al 112: sul posto vigili del fuoco, automedica e ambulanza, carabinieri e personale Ats. Ma non c’era più nulla da fare. Immediata la reazione dei sindacati: "La prima cosa da fare di fronte a questa ennesima tragedia è cancellare dalla mente l’idea di una fatalità, di un drammatico capriccio del caso – dichiara Alberto Pluda, segretario generale Cisl – Accanto alla strumentazione, sempre da verificare, l’abitudine è un avversario pericolosissimo: la si combatte con una formazione incessante".

E nella Bergamasca la seconda vittima in due giorni. Giovedì a perdere la vita era stato Omar Ait Yussef, 31anni, marocchino. Ieri la stessa drammatica sorte è toccata al 34enne Gianluigi Marchesi di Villa di Serio. L’incidente a Filago, alle 10.30, nel piazzale della Lodotruck (concessionaria di veicoli industriali e trattori) di via Provinciale 16. Il dipendente della Italtrans di Calcio, elettricista manutentore, è morto dopo essere stato schiacciato da un camion in manovra. Era steso sul pavimento del piazzale esterno della ditta, con il busto piegato all’interno di un tombino per eseguire una manutenzione elettrica, quando è stato investito dal mezzo in movimento sul piazzale. Le sue condizioni sono parse subito molto gravi. Incosciente, è stato soccorso dal personale presente e poi rianimato dai sanitari del 118 intervenuti sul posto, prima di essere trasportato al Papa Giovanni XXIII dove poco dopo è deceduto. Dai primi accertamenti pare che l’autista del mezzo non si sia accorto della presenza dell’operaio perché la sua visuale era coperta da altri camion parcheggiati, e non era segnalata da cartelli o transenne.

Sul posto i tecnici di Ats Bergamo, dell’Ufficio Psal di Bonate Sotto e i carabinieri di Brembate. La reazione dei sindacati. I membri delle segreterie di Cgil, Cisl e Uil di Bergamo Angelo Chiari, Danilo Mazzola e Daniele D’Elia: "Servono strumenti e azioni straordinarie per una situazione non più tollerabile".

Francesco Donadoni

Milla Prandelli