Lecco, trova una cartolina dal Fronte e cerca i parenti del soldato

Un appassionato di cimeli l’ha trovata su una bancarella a Roma e ora vuole restituirla agli eredi

Una cartolina della Prima guerra mondiale inviata alla famiglia di Mandello

Una cartolina della Prima guerra mondiale inviata alla famiglia di Mandello

Mandello del Lario - "Alla famiglia Mariani, Casa Ghianda, Mandello Lario, provincia di Como". La scrittura elegante e la firma in bella calligrafia sono quelle del sottotenente Ginetto Mariani, uno dei ragazzi del ‘99 che ha combattuto la Grande guerra. Le ha tracciate nel 1918, poco prima della fine del conflitto, su una cartolina prestampata del Regio esercito italiano con annessa lettera indirizzata ai familiari vergata con un pennino a inchiostro. La cartolina per la corrispondenza in franchigia per soldati con allegata missiva sono state ritrovate su una bancarella del mercatino di Porta Portese a Roma da Renzo Girolami, un 86enne appassionato di cimeli e antichità, che vorrebbe restituirla ai discendenti dell’ufficiale, che combatteva tra le fila del 13° gruppo forse di un battaglione di granatieri.

Nello scritto si è limitato a riferire che stava per frequentare un "corso bombe" e di un "cospicuo bottino di cimeli austriaci" conquistato in combattimento. "La missiva, del settembre 1918, è corredata da una toccante lettera rivolta ai suoi cari, in particolare alla sua mamma", spiega Domenico, 54 anni, figlio di Renzo, che, sebbene a Roma, è legato a Lecco perché ha svolto servizio di leva nell’Aeronautica in zona.

"Mio padre ritiene giusto venga restituita ai legittimi eredi, magari ad un figlio o ai nipoti. Vorremmo anche conoscere qualcosa di più su di lui e sulla sua sorte, sebbene riteniamo che sia sopravvissuto e sia tornato a casa visto il periodo alla fine del 1918 a cui risale". Hanno inoltrato la corrispondenza del soldato mandellese anche ai volontari dell’Archivio della memoria di Mandello che potrebbero aiutarli a rintracciare qualche discendente. A Mandello ci sono tanti Mariani, il cognome è molto diffuso. L’indicazione Casa Ghianda dovrebbe permettere di restringere il campo delle ricerche, come il nome del mittente e tutti gli altri elementi di un puzzle della memoria che, sebbene sia trascorso più di un secolo, papà Renzo e Domenico sperano di ricomporre per onorare uno dei tanti ragazzi del ‘99.