Caso Carlo Gilardi, condannato l’ex badante

La sentenza per due degli stranieri accusati di circonvenzione in concorso

Il professor Carlo Gilardi, novant’anni

Il professor Carlo Gilardi, novant’anni

Lecco -  Brahim El Mazuory, badante di Carlo Gilardi, ex insegnante 90enne di Airuno ospite della casa di riposo Airoldi e Muzzi di Lecco dal 30 ottobre 2020, è stato condannato con rito abbreviato a un anno e 8 mesi. La sentenza è stata letta nella serata di ieri dal gup Salvatore Catalano. Sette le persone accusate di circonvenzione in concorso: Brahim El Mazoury, originario del Marocco e residente da anni a Brivio, difeso dall’avvocato Nicolas Pistollato, e Ameur Rougui, originario del Marocco, assistito dall’avvocato Andrea Artusi, hanno chiesto e ottenuto il rito abbreviato; mentre Abdelmalak Rougui, Hichem Horroun, Khalifa Mejbri, Nedal Abushunar, Abdellaatif Ben Mustapha Hamrouni hanno scelto di andare processo.

Secondo l’accusa El Mazoury si sarebbe fatto elargire dal professore di Airuno consistenti somme di denaro per progetti immobiliari in Marocco, regali e un Piaggio Porter; mentre Ameur Rougui avrebbe ricevuto dal Gilardi somme di denaro per l’acquisto di un telefono, il pagamento delle pratiche di ricongiungimento familiare e l’uso gratuito dell’immobile di Airuno. Il pm Andrea Figoni ha chiesto due anni e 8 mesi per El Mazoury e un anno e 8 mesi per Rougui. Il giudice Salvatore Catalano ha condannato solo Brahim El Mazuory a un anno e 8 mesi per un unico episodio: quello relativo a una somma di 18mila euro. Mentre Ameur Rougui è stato assolto.

Soddisfatto l’avvocato Artusi: "Fin dall’inizio ho sostenuto l’estraneità ai fatti del mio assistito, Ameur Rougui". Presenti oltre ai legali dei sette imputati anche l’avvocato Stefano Pelizzari in rappresentanza della dottoressa Elena Barra, amministratore di sostegno della presunta persona offesa. Nel frattempo è aperta un’indagine nei confronti dell’ex amministratrice di sostegno e sotto la lente della Procura di Lecco è finita la bicicletta elettrica che sarebbe stata acquistata per Carlo Gilardi con un bonifico dal suo conto. Infine resta aperta la vicenda umana del professor Gilardi, che ha sempre rifiutato di finire in una casa di riposo. Però dall’esito della CTU psichiatrica e del successivo monitoraggio a opera del consulente del giudice sono emerse esigenze di tutela del docente in pensione.