Botte fra bande a Lecco, daspo urbano per due fratelli: bar vietati per 2 anni

Il questore Alfredo D'Agostino ha firmato due daspo contro due fratelli ecuadoregni di 25 e 26 anni che hanno partecipato a una maxi rissa

Il questore Alfredo D'Agostino

Il questore Alfredo D'Agostino

Lecco, 21 giugno 2021 – Daspo urbano per due fratelli ecuadoregni di 25 e 26 anni che hanno innescato una maxi rissa in centro a Lecco. A firmare il provvedimento è stato il questore Alfredo D'Agostino. I due lo scorso martedì sera hanno scatenato una scazzotta in cui è rimasta ferita anche una guardia giurata 46enne intervenuta a cercare di dividere i contendenti e calmare gli animi. Il fratello maggiore per i prossimi 48 mesi non potrà più mettere piede in bar, pub, pizzerie, ristoranti e altri esercizi pubblici di tutta la provincia, il più piccolo “solo” di Lecco.

Se sgarreranno rischiano dai 6 mesi ai 2 anni di carcere e una multa da 8mila a 20mila euro. “A seguito degli episodi di violenza registrati negli scorsi giorni in Lecco, sulla scorta delle prime risultanze investigative tutt’ora in essere, il questore di Lecco ha adottato due provvedimenti di divieto di accesso ai pubblici esercizi e di permanenza nei pressi degli stessi, a carico di due giovani, attivamente coinvolti nella rissa scoppiata lo scorso martedì 15 giugno”, spiegano dalla questura.

La rissa era scoppiata nel piazzale di un centro commerciale per poi trascinarsi per oltre un'ora fino alla stazione ferroviaria, a quanto pare per questioni di controllo del territorio e delle piazze dello spaccio da parte di giovani e giovanissimi di bande straniere rivali. “Le attività investigative hanno consentito di acclarare il pieno coinvolgimento dei giovani, due fratelli originari dell’Ecuador di 25 e 26 anni, che a seguito della rissa hanno anche riportato ferite per le quali si è reso necessario il loro trasporto in ospedale - prosegue la nota -. La vigente normativa, accanto alle misure di carattere giudiziario, prevede la possibilità per il questore, a fronte della commissione di reati contro la persona da parte di soggetti già gravati da precedenti penali, di adottare la misura di prevenzione del divieto di accesso ai pubblici esercizi per un periodo minimo di sei mesi e massimo di due anni” Ai due fratelli è stato quindi imposto il daspo più lungo e severo. A suggerire di ricorrere a provvedimenti simili è stato il prefetto Castrese De Rosa. Le indagini non sono comunque concluse: “Ulteriori attività sono in corso per individuare tutti i partecipanti alla rissa, che verranno denunciati”. Anche gli altri probabilmente verranno poi colpiti da un daspo urbano.