
L’alpinista Franco Novati aveva 61 anni
Barzio (Lecco) - È morto sotto gli occhi dei suoi compagni di scalata Franco Novati, 61 anni architetto di Cantù con la passione per la montagna, tradito sulla via che porta alla vetta del Pizzo Barbisino Nord, una vetta non poi difficile per un alpinista esperto che aveva nelle gambe e nelle braccia ascensioni ben più impegnative sulle vie delle Alpi, compiute anche in invernale. Nella Città del Mobile erano in tanti a conoscere Franco Novati, che viveva nella frazione Mirabello con la moglie e la figlia, e naturalmente era iscritto al locale circolo Cai dove era uno tra i soci più attivi. Ieri mattina insieme a due compagni Novati era partito alla volta di Barzio per un’ascensione che nei piani della comitiva li avrebbe impegnati fino a metà pomeriggio.
L’incidente è avvenuto poco dopo prima delle 14 a circa duemila metri di quota quando ormai si intravvedeva la cima, per ragioni ancora da stabilire Franco Novati ha perso la presa ed è precipitato per una ventina di metri sulle rocce. Le sue condizioni sono apparse subito disperate ai compagni di cordata che hanno immediatamente allertato i soccorsi con i loro cellulari. Nell’arco di pochi minuti sul posto è arrivato l’elisoccorso dell’Areu, decollato da Milano, mentre a terra è stata attivata la squadra della XIX Delegazione Lariana del Soccorso alpino con dieci tecnici, pronti per essere imbarcati nella piazzola di Barzio. Il medico dell’équipe sanitaria giunta sul posto non ha potuto far altro che constatare il decesso, probabilmente a causa dei colpi e le ferite accusati nella caduta. Il corpo di Novati è stato recuperato solo in un secondo momento, alle 17, dopo aver recuperato i compagni illesi ma sotto choc per aver visto morire di fronte ai loro occhi il loro amico. Non si è trattato dell’unico incidente avvenuto ieri sulle montagne lecchesi dove quattro tecnici della Stazione di Valsassina e Valvarrone e altri due del Centro operativo del Bione sono saliti in località Premaniga, nel territorio di Premana, per soccorrere un escursionista rimasto bloccato in un canalone. A riportare l’uomo a valle ci hanno pensato i vigili del fuoco che però hanno faticato non poco per la presenza di venti e turbolenza in quota. L’elicottero Drago dei vigili del fuoco di Milano che si trovava sul posto per recuperare il ferito a Premaniga ha individuato anche il corpo di Novati, ma è stato costretto a fare rientro alla base perché si è trovato a corto di carburante. Lo sfortunato escursionista è stato raggiunto da una seconda squadra dei vf, questa volta decollati da Torino, che alle 17 hanno riportato la salma a valle.