Ballabio, Liam morto a un mese dalla nascita. Mamma e papà a processo per omicidio

La vicenda giudiziaria si trascina da più di sei anni. Saranno giudicati con rito abbreviato in Corte d’Assise a Como il 25 novembre

Il tribunale di Como

Il tribunale di Como

Ballabio (Lecco) - Mamma e papà del piccolo Liam, il bimbo di appena 28 giorni morto a Ballabio il 15 ottobre 2015, accusati di omicidio volontario, saranno giudicati con rito abbreviato in Corte d’Assise a Como il 25 novembre. Aurora Ruberto e Fabio Nuzzo sono accusati di omicidio volontario in concorso del loro secondogenito.

La vicenda giudiziaria si trascina da più di sei anni. Liam, nato il 17 settembre 2015, dopo pochi giorni era rimasto vittima – come ammesso dalla stessa madre – di una caduta accidentale. Trattenuto in osservazione all’ospedale per 48 ore vi era ritornato dopo pochi giorni per un rigonfiamento sul capo e venne dimesso tre giorni prima della morte. La Procura per ben due volte ha chiesto l’archiviazione. La Procura generale in Corte d’Assise d’Appello impugnò l’archiviazione decisa alla fine dal gip e chiese il rinvio a giudizio dei genitori. L’avvocato Nadia Invernizzi, che assiste i genitori, insiste sulle perizie che «non hanno accertato responsabilità della morte del piccolo Liam». Una vicenda molto delicata. Nella scorsa udienza, il procuratore Cuno Tarfusser ha riformulato l’imputazione in omicidio volontario in concorso, accusando la madre di avere colpito volontariamente il piccolo poi morto di polmonite. Il padre sarebbe stato consapevole ma non sarebbe intervenuto.