DANIELE DE SALVO
Cronaca

Fucili d’assalto e proiettili: il nuovo video di Baby Gang girato alle case Aler di Calolzio. E i residenti hanno paura

Probabilmente le armi sono finte ma la paura è reale. Chi abita nei casermoni di via Di Vittorio non denuncia e subisce le intemperanze di decine di ragazzini, al seguito dei loro trapper preferiti

Tre frame dal video "Coltellino" di ElGrandeToto con Baby Gang girato alle case Aler di Calolziocorte

Tre frame dal video "Coltellino" di ElGrandeToto con Baby Gang girato alle case Aler di Calolziocorte

Calolziocorte (Lecco), 1 dicembre 2024 – Ak-47, semiautomatiche, proiettili full metal jacket. Armi e munizioni probabilmente sono finte, ma la paura tra chi li ci ha abita è reale. Le case popolari di Calolziocorte sono diventate il set dei videoclip di Baby Gang, al secolo Zaccaria Mouhib, 23 anni, il trapper più daspato e chiacchierato d'Italia ma anche tra i più seguiti.

E non solo di Baby Gang. Anche di ElGrandeToto, alias Taha Fahssi, marocchino di 27 anni. Il video del loro ultimo disco, Coltellino, è stato girato lì, tra i portici, i giardini e i garage dei casermoni di via Giuseppe Di Vittorio, le case Aler. I residenti, già alle prese con le difficoltà piccole e grandi di tutti i giorni per arrivare a fine mese e provare a sbarcare il lunario, non ne possono più di rimanere in ostaggio giorno e notte di decine di ragazzini al seguito dei loro rapper preferiti, che ascoltano musica a palla, imbracciano kalashnikov, impugnano pistole, esplodono colpi. Non osano però denunciare, temono ritorsioni. “Non vedo, sento e non parlo”, proprio come cantano Baby Gang e ElGrandeToto nella loro ultima hit da 5 milioni di visualizzazioni. Durante un controllo, sono stati esplosi fuochi d'artificio perfino contro i carabinieri, figuriamoci verso cittadini inermi.