ENRICO CAMANZI
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A carnevale ogni costume vale?

Premessa: ognuno omaggia le divise come vuole. E prendiamo atto, fino a prova contraria, che all'ideatore del travestimento - è lui a dirlo - sarebbero arrivati i complimenti "di alcuni esponenti delle forze dell'ordine", presenti alla sfilata di carnevale a Oggiono, nel Lecchese. È qui che un consigliere comunale di un paese vicino e un amico hanno scelto di indossare costumi del tutto particolari. Si sono presentati all'evento nei panni di Matteo Messina Denaro, il super boss arrestato il mese scorso, e da carabiniere del Ros. Impressionante la somiglianza, a partire dagli ormai famigerati montone e berretto bianco. Voto alto, quindi, all'interpretazione. Meno convincente, invece, ci pare l'idea di ispirarsi a un fatto di cronaca così carico di significati anche luttuosi, in particolare per le vittime della mafia. La vecchia lezione che la storia si ripete due volte, la prima in tragedia e la seconda in farsa, è sempre valida. Anche a carnevale, quando la farsa potrebbe essere considerata lecita.