Elezioni Regionali, il consiglio di Sala a Salvini: "Se lavori di più puoi funzionare"

Il sindaco di Milano analizza il voto: "Abbiamo vinto in tutta la città" e commenta la sconfitta della Moratti: "In tempi troppo brevi è passata da potenziale candidata del centrodestra, a potenziale candidata del centrosinistra"

Beppe Sala e Matteo Salvini

Beppe Sala e Matteo Salvini

Non mi voglio spingere a dare consigli a Matteo Salvini, perché non credo che ne abbia bisogno e non li accetterebbe volentieri. Ma il Salvini che va a vedere i cantieri e si dà da fare vale più del Salvini polemico

Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commentando il risultato della Lega alle elezioni regionali in Lombardia e Lazio. "Provo a dargli un consiglio da chi ha vent'anni di più: forse se lavori di più, fai le cose, ti perdi di meno in tweet o tik tok puoi funzionare - ha aggiunto -. La Lega ha tenuto, questa è un po' una sorpresa".

L'analisi del voto a Milano

Parlando poi del dato milanese, che ha visto Majorino sopra Fontana di oltre 9 punti percentuali e il Pd imporsi in città come primo partito con il 27,7% Sala ha espresso soddisfazione. "Credo sia il momento di andare al di là dei luoghi comuni su Milano: il luogo comune è la sinistra della Ztl, noi abbiamo vinto in tutta la città. Secondo me qui funziona una proposta progressista ma tesa a fare funzionare le cose. Una politica che non perde tempo in mille tweet e presenze televisive e che si dà da fare - ha aggiunto -. Usciamo da queste elezioni con il vento a destra che tirava fortissimo ed era prevedibile finissero così, ma usciamo con due diamanti in tasca: il voto giovanile e Milano, e questo è importante per me".

Al Pd non basta lo zoccolo duro del 20% di voti

Il sindaco ha poi ringraziato il candidato del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle, Pierfrancesco Majorino, "che ha fatto la sua parte con grandissimo impegno. Devo dire che le ultime due elezioni, sia nazionali che queste, erano operazioni molto difficili". Parlando del risultato del centrosinistra alle elezioni regionali del Lazio e della Lombardia, Sala ha poi aggiunto che "sarebbe meglio" correre "tutti assieme" con il Movimento 5 stelle e il Terzo Polo, "cosa che vedo un po' difficile". "Ora il Pd deve pensare alla sua via, a come vuole funzionare e alla sua proposta. Certamente devono uscire tre o quattro idee vincenti - ha concluso -. Un bacino, uno zoccolo duro di voti il  Pd ce l'ha sempre, il 20%. Però certamente non basta".

Moratti penalizzata dal suo cambio repentino

Infine Sala ha commentato il risultato elettorale di Letizia Moratti, candidata civica sostenuta dal Terzo Polo che non ha raggiunto per poco l'atteso risultato a due cifre. "Al di là del rispetto con cui parlo di Letizia Moratti, di cui apprezzo la determinazione, la cosa che non ha funzionato nella sua candidatura è che in tempi troppo brevi è passata da essere la potenziale candidata del centrodestra, all'essere la potenziale candidata del centrosinistra, a flirtare con Bossi e questo non funziona. Si può cambiare idea politica, ma è un'operazione che richiede tempo, la sintesi è questa: non è stato tanto un giudizio sulla persona quanto l'incomprensibile posizionamento"