
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi risale a quota 82,6 punti
Allunga il passo Piazza Affari a poco meno di un'ora dalla chiusura, con l'indice Ftse Mib in rialzo dello 0,3% a 42.991 punti. Risale a 82,6 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiani in crescita di 5 punti al 3,57% e quello tedesco di 3,2 punti al 2,75%.
Sugli scudi Leonardo (+4,24%) spinta dagli attacchi russi all'Ucraina e dalla frenata del ministro degli esteri russo Serghei Lavrov su un possibile accordo di pace tra Mosca e Kiev. Seguono Saipem (+2%), Italgas (+1,85%), Popolare Sondrio (+1,32%), Stm (+1,25%) e Prysmian (+1%).
Sotto pressione Campari (-2%), Stellantis (-1,7%) e Montepaschi (-1,53%), la cui offerta pubblica di scambio su Mediobanca (-1,32%) è l'unica che resta sul fronte del risiko bancario. In rialzo Unicredit e Intesa (+0,55% entrambe) e Banco Bpm (+0,63%), poco mossa invece Bper (+0,1%).
Scivola tra i titoli a minor capitalizzazione Banca Generali (-3,92%), dopo la bocciatura dell'offerta pubblica di scambio di Mediobanca da parete degli azionisti riuniti in assemblea per deliberare sul progetto. Tra i titoli a minor capitalizzazione sprint di Gas Plus (+6,77%) e Ferrovie Nord Milano (+6%). Brillanti anche Brioschi (+2,5%) e, a monte della catena di controllo, Bastogi (+1,3%) dopo lo sgombero del centro sociale Leoncavallo dallo stabile di proprietà di via Watteau a Milano.